Daniela Panetta, Jazz,colore,suoni che raccontano

Nata nei vibranti colori dell’autunno milanese Daniela Panetta è una cantante che, ogni volta che si esibisce porta sul palco vivacità ed incanto, non solo attraverso i colori del suo stile, i capelli corvini e gli occhi ipnotici.
Esplorando più a fondo la sua biografia, si rimane stupiti nel scoprire gli approfonditi studi compiuti e le varie esperienze e collaborazioni con artisti di fama nazionale e internazionale.
Ascoltandola capirete la sua grande energia, il brio, la profondità del suo cuore a suo agio a ricamare con bellezza anche i più malinconici paesaggi sonori.

In breve, Daniela svolge attività concertistica dagli anni’90, dimostrando di trovarsi perfettamente a suo agio con diverse formazioni: musicando in duo, trii, quartetti…ad esempio nel 1994 crea Vocaland con Paola Luffarelli, un quintetto di voci accompagnato da una sezione ritmica (intendo gli strumenti standard, basso, piano, batteria) …poi collabora anche con Big Band ed Orchestra sinfonica.  
Per iniziare i concerti con l’Orchestra Sinfonica G.Verdi di Milano in qualità di voce solista, e ricordo anche i due importantissimi concerti, Uno dedicato ai 50 anni sulla luna e uno alle musiche di Piazzolla (Diretti da Sandro Cerino) breve estratto qui https://www.youtube.com/watch?v=gwY3jC4utfk

Poi vorrei ascoltaste come gioca la sua voce in questa sua Mood Indigo di Duke Ellington e Barney Bigard https://www.youtube.com/watch?v=iccRpNbolio un brano calmo e lento, Piccola pillola storica: di sicuro avrete ascoltato almeno una volta nella vita; il brano del 1930 in origine era strumentale e fu Irving Mills a associarci le parole,sdoganando mille possibilità per il variopinto mondo delle cantanti.
Un brano che, lasciato ad una voce che sa viaggiare e non teme di esplorare, diventa un’altra cosa; la sua voce è intensa, morbida, arriva alle orecchie con una energia folgorante. Vedete come il suo canto si sposa bene con l’orchestra?
Sa come trasportarti altrove…
La sua collaborazione con Sandro Cerino (sassofonista e compositore) inizia nel ‘92 quando le affida la realizzazione di brani musicali di sua composizione; è così che insieme iniziano una lunga collaborazione sia dal vivo che in studio di registrazione. L’album Ampio Respiro (2007), ci regala una serie di esperimenti vincenti,incredibili duetti, come questa canzone che io amo, the Shadow of your smile “pericolosamente” vivace https://www.youtube.com/watch?v=u622shLrKeQ.
Brani registrati a coronare secondo me decenni di progetti e incontri.
Che dire poi di questa ammaliante Love for sale https://open.spotify.com/intl-it/track/2vh8EZVL169QLTcpfDSftq?si=1a9881fe7ba0423c
Dovete ragionare pensando che sono brani eseguiti in duo, quindi per coloro che ascoltano solo la musica della radio potrebbe sembrare azzardato e strano, ma ascoltate come si incontrano, si supportano bene i loro suoni? Facciamo attenzione, ecco,ascoltate il ritmo che cresce? L’energia che sale e …boom, viene voglia di cantare con lei e magari… fare due salti!
Ma Daniela è così: fantasiosa,ricca, musicalmente “elettrica” direi, ascoltate qui Parker’s Madness  https://www.youtube.com/watch?v=it6g7doZ5iY lo “scat”che corre articolandosi in frasi vivaci…parla da solo!
Poi altre atmosfere e magie collaborando sia come arrangiatrice che nella scrittura; suo il testo in inglese ne Il tema di Dany (musiche di Cerino)
link al brano https://www.youtube.com/watch?v=yhMntNQlAIQ
e per gli utenti Spotify, andate Qui
Parla di amore, che con un dolce sogno ti risveglia, ma purtroppo a volte per paura lo si perde e lo si lascia andare, ecco i versi tradotti in italiano per voi:

Un sogno dolcissimo, forma un’ombra intorno a me.
Dolci sorrisi, Gemiti dolci,non scacciare il sonno dagli occhi…
Volano raggi di luna…
Non potevo andare oltre e da lui mi sono nascosta,
la gioia del mio profondo cuore.
C’era un bambino addormentato… temuto,
e tra le sue braccia lo portò lontano, tra i campi suonando il flauto
;
sotto un albero, il suono è tutto… adesso è… muto
.

Giocando e prendendo in prestito un tema dal passato, se si può dire, è straordinaria questa rivisitazione del tema La Follia di A.Corelli a noi familiare (che qualcuno ricorderà anche tra i brani cantati in chiesa negli anni 90! ) ripresa come La follia del 3° Millenio: https://open.spotify.com/intl-it/track/22nZ5UMgP8po0KEUgVdYO4?si=14343e78352645dd perfetta rappresentazione proprio del momento storico che stiamo vivendo,pieno di “variazioni” eccezionali ed eventi inaspettati (e la testa corre alle guerre, a tutta la sofferenza che viviamo in questo periodo) però dove il dolce etereo suono del flauto incontra e cammina, passeggia, a volte danza proprio con la voce di Daniela. Sottolineando che non c’è un vero limite alla capacità di sognare, creare qualcosa di diverso e cambiare pagina… rivoltando e dando vita nuovamente persino ad un brano antico quasi quanto il mondo (Occidentale eh!)

Daniela poi si dedica anche alla musica d’autore lavorando con compositori quali Gaslini: Mr O, (1997) dove Opera e Jazz finalmente si incontrano e intrecciano suoni eterei ma allo stesso tempo sontuosi.
Difficile ma direi senz’altro una sperimentazione contemporanea interessante.
Poi per tutto il decennio incontra e realizza progetti di varia natura, anche sulla musica napoletana riadattata in Jazz e altre collaborazioni:
1996 – Fasi comunicanti (Modern Times)
1998 – En Voyage (con Paola Luffarelli, Caligola)

La ballad  Here’s that rainy day ( che si trova nell’album Percorsi Obbligati-1999 altro album di collaborazioni) https://open.spotify.com/intl-it/track/6OwJzbAJgiJ7xvi1PCBwcT solitamente è quasi struggente, senza speranza, Daniela invece fa risaltare l’aspetto etereo della melodia,una speranza; creando una realtà che racconta di distanze e di delusioni sì, ma rimanendo luminoso, “leggero” come proprio il ricordo di una pioggia sottile, un amore lontano nel tempo e nel cuore ma comunque ancora caro. Oppure omaggi, come quello intenso dedicato a Billie Holiday del 2002 di cui potete leggere nella link in Bio sotto.
Nuovo millennio, nuove collaborazioni ad iniziare da Paolo Conte che la chiama ad incidere come vocalist l’album Razmataz e a partecipare alla relativa tournée internazionale.
Tra le collaborazioni vi invito ad ascoltare questa deliziosa chicca che ho trovato Moon River https://www.youtube.com/watch?v=f1N95rANR1A e questa emozionate No potho Reposare (Chordless Duo).

Nel 2003 realizza in qualità di voce solista e corale l’opera contemporanea, molto sperimentale Metrò Nivasci sulla musica di Antonio Scarano e i testi di Gianvito Pezzella. https://www.youtube.com/watch?v=fThxOhKNEJU&ab_channel=AntonioScarano

Del 2006 è invece il brano Un soffio soltanto assieme al pianista e compositore Gianmario Liuni https://www.youtube.com/watch?v=AeV0VcZdlbc&list=OLAK5uy_nK8H2tKbUETy3HLmOD63VVFiYiKUMq6QU&index=5&ab_channel=GianmarioLiuniTrio-Topic distaccato,etereo come non mai, vicino ad emozioni che semplicemente spesso teniamo nascoste.
Leggo di altre collaborazioni e album:
2002 – Grief in New York (con Domenico Lafasciano, VideoRadio)
2003 – Reveries (con Paolo Conte, CGD)
2003 – Testimone (con Massimo Priviero, XYM)
2003 – Indaco e sabbia (con Roberto Durkovic, Storie di note)
2003 – Pienezza (con Ta Matete Living Music, Art’è)
2006 – Scimmie 25 anni (Pubblicazioni Edel)
2007 – Schegge (con Ivano Malcotti e Sandro Cerino, Edizioni Curci

Vi invito ad approfondire tramite le piattaforme su internet

Nel campo dell’insegnamento, ha svolto attività didattiche sia privata che pubblica. Per circa 12 anni, ha insegnato a Spoleto presso i corsi estivi di Vocal Jazz organizzati da Art Simposia of New York, avendo l’onore di assistere Michele Hendricks. Inoltre, ha avuto l’opportunità di essere vocal coach del cantante dei Red Hot Chili Peppers.
Attualmente, ricopre ruoli presso diverse istituzioni, tra cui l’AICI – Associazione Insegnanti di Canto Italiana, dove svolge il ruolo di Responsabile per le relazioni internazionali. Collabora anche con Musica in Lemine e Nuova Artec, nonché con la MAM (Musical Academy Milano) presso il Teatro Nazionale. È anche formatrice di docenti nazionali al corso “LE 150 ORE” per Insegnanti di Canto, un programma da lei stesso ideato insieme a Giuseppina Cortesi e Silvia Magnani.
Inoltre, Daniela ha tenuto una serie di lezioni online: Sete di Voce, focalizzate sulla tecnica vocale e sull’interpretazione. Ha anche pubblicato due testi molto interessanti, uno dei due raccoglie appunto il costo fatto online. Sono testi che consiglio vivamente di leggere se siete, come me, appassionati di canto o studenti in cerca di approfondimenti. Questi libri integrano gli studi, chiariscono concetti e,contribuiscono a mettere ordine e ispirano la ricerca.

> I segreti della voce – Canto jazz e canto lirico a confronto, con Giuseppina Cortesi, (Aracne, 2016)
>Sete di voce – Piccoli sorsi per attenuarla, tratto dall’omonima rubrica on line che trovate su youtube  (Bookness, 2021.)

Per Info:
-Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Daniela_Panetta
-Bio https://1000notepereducare.jimdofree.com/eventi/voce-a-tutto-coro
-Facebook Daniela Panetta – Art and Teaching
-Spotify Daniela Panetta/spotify
-YouTube canale daniela panetta @dubidu09
-YouTube corso Sete di Voce

A tutti voi amici, Buon ascolto!

Norma Winstone Icona del Jazz Europeo

“I think the only way to learn is to be obsessed” e si sente…nel senso di Feeling…

Norma Winstone, con la sua voce eterea e la sua capacità di trasportare l’ascoltatore in un viaggio emozionale attraverso il jazz, si conferma come una delle voci più influenti e iconiche del panorama jazz europeo.

Ha iniziato come tante, perdendosi tra le note e i colori di Ella Fitzgerald e perdendosi tra le armonie del pianista Oscar Peterson. Maturando gusto e swing con equilibrio.

Per conoscerla, per iniziare a capire vi consiglio l’ascolto di questo standard dove bisogna essere delicati, assaporando la malinconia dell’amore “I loves you Porgie” https://open.spotify.com/intl-it/track/5JuynDUgSFwGcMwI6NLJMj?si=1996df2a2c264e0a sentite ogni nota, ogni parola, come attacca i suoni… Sentite come risaltano chiaramente suono e parole?

In questo brano “Just Sometimes”, con i riferimenti alle armonie del brano “How insesitive” (ma d’accordo è una progressione facilmente riproponibile..)è una delizia… la differenza è che qui c’è qualcosa di luminoso… ad un certo punto ascoltate…(album Stories yet to tell) https://open.spotify.com/intl-it/track/7HJTwroPCxUiDHdkZLHUeY?si=96a700cc8f3e4e7a non è un balsamo sul cuore?
La sua produzione ecco, è caratterizzata da una profonda sensibilità interpretativa, incanta l’udito con la sua fusione di melodia e improvvisazione. Winstone non solo canta le note, ma le trasforma in emozioni tangibili, guidando l’ascoltatore attraverso paesaggi sonori ricchi di sfumature e sfaccettature.

Bellissima poi la collaborazione col caro Fred Hersch, acoltate qui questo Desiderio “Wish”https://open.spotify.com/intl-it/track/0sobAtRV024F2NOm1KDo2m?si=7c9e7b5686644775 entrambi hanno una delicatezza particolare e qui devo dire viene fuori tanto…rilassatevi e fatevi trasportare . Le lacrime sono libere di uscire eh…

La sua abilità nel comunicare attraverso la musica è evidente in ogni traccia, dove la sua voce si fonde in armonia con gli strumenti, creando un’esperienza coinvolgente e avvincente per chiunque ascolti. La sua interpretazione delle parole è magistrale, trasmettendo profondità emotiva e intelligenza musicale.

Facile infatti ritrovarla a fare brani diversi, per esempio di abili songwriters, rivisitandoli come solo lei sa fare: ascoltate questa di Nick Drake https://www.youtube.com/watch?v=6HiSZp956BY “Time Of No Reply ” ma l’ho”beccata” che ha eseguito brani di her majesty Joni Mitchell, Paul Simon, Paul McCartney…

Ovviamente poi sapete che le cantanti jazz si offrono a volte come “strumento”? facendo dei semplici suoni,senza parole, ecco vedete vengono pensate come se fossero dei sax o delle trombe o flauti…quindi diventano prorio uno strumento… un po’come sentite nei brani dei film,come fa Morricone. Ecco qui un esempio dove c’è tutto: calma, crescendi,lentezza, ritmo più insistente, si tratta di “Part 6 – Consolation” un brano dall’album con Kenny Wheeler https://open.spotify.com/intl-it/track/0sobAtRV024F2NOm1KDo2m?si=24444bdca9434d73 Music for large and small ensamble https://open.spotify.com/intl-it/album/0Az6fSfHF423PVLvqitrWz?si=ms93b2YPQt-sriYwPf2MgQ a farvi capire le possibilità che una voce ha quando si occupa di Jazz. Proprio pura libertà

Con una carriera così ricca di esperienze e collaborazioni con alcuni dei più grandi nomi del jazz, Norma Winstone continua a stupire e ad ispirare con la sua arte. Il suo contributo al mondo della musica non può essere sottovalutato; è una vera e propria leggenda vivente del jazz.

L’ultimo lavoro di Norma Winstone https://open.spotify.com/intl-it/album/3Z6vu0x5w1bGT8bzfg6Gya il suo ” Descansado- Songs for films”, il suo “Riposo” , un’opera che cattura l’anima del jazz, brani da “Il postino,” “Malena” “Amarcord” “Romeo and Juliet” oppure da “Ieri,Oggi,Domani”offreno un viaggio musicale che lascia un’impronta indelebile nel cuore di chiunque lo ascolti. Brani di svariata derivazione…è imperdibile per gli amanti della buona musica e un tributo alla maestria di una delle voci più iconiche del nostro tempo.

ALTRE INFO

Website https://www.normawinstone.com/

Vi metto qui la discografia

  • 1972 – Edge of Time
  • 1987 – Somewhere Called Home https://open.spotify.com/intl-it/track/16DH5TwcSXBpfpYwXpRjnZ?si=c1c4915b2245470b
  • 1990 – M.A.P. (con John Wolfe Brennan)
  • 1993 – Far to Go
  • 1995 – Well Kept Secret
  • 1997 – Siren’s Song (con Kenny Wheeler)
  • 1998 – Manhattan in the Rain
  • 1999 – Like Song, Like Weather (con John Taylor)
  • 2003 – Songs & Lullabies (con Fred Hersch)
  • 2003 – Chamber Music
  • 2006 – It’s Later Than You Think (con la NDR Big Band)
  • 2006 – Children of Time (con Michael Garrick)
  • 2007 – Amoroso… ..Only More So (con Stan Tracey)
  • 2008 – Distances
  • 2009 – Yet Another Spring (con Michael Garrick)
  • 2010 – Stories Yet to Tell
  • 2013 – Mirrors (con Kenny Wheeler)
  • 2014 – Dance Without Answer
  • 2018 – Descansado: Songs for Films

Album dal vivo

  • 1985 – Live at Roncella Jonica (con Kenny Wheeler)
  • Nel 1987 ha pubblicato l’album Somewhere Called Home, considerato un classico della musica jazz britannica. Nel 2001 ha vinto un BBC Jazz Award[4] e nel 2007 è diventata Membro dell’Impero Britannico per i suoi contributi in ambito musicale. Nel 2013 è stata riconosciuta dalla Royal Academy of Music[5] e due anni più tardi dalla Ivors Academy.(cit.Wikipedia)

Martina DaSilva, this is The sound of Music

Oggi è una giornata così, un po’ calda per essere Febbraio e inizio a immaginare come sarà da adesso in poi la vita a con questo clima caldo. Il cappotto di mia madre, di gran marca, ereditato con tanto amore, non servirà più immagino,tra qualche anno, spero più in là possibile…ma oggi pensavo, sono così figa vestita così,pantaloni di lana larghi, stivale, maglioncino aderente-collo alto e questo enorme cappotto che mi abbraccia come mia madre e consola. Cosa potrei ascoltare per accompagnare questo momento? Queste ore..?
Scrollando la lista su Spotify mi capita questa meravigliosa voce, calda, che abbraccia proprio come fa questo cappotto…ecco Martina daSilva, https://open.spotify.com/intl-it/track/4Cm4CKQCpa8DMijiUlkCh5?si=8b4f9ff91fda4ecd

Questa canzone si chiama My Universe, e sembra di essere in paradiso! Timbro scuro e caldo, ma pronuncia del testo cristallina, pulita, intensa.
Avendo ascoltato lei solitamente in brani Bossa, o attraverso la Post Modern Juke Box, non avevo inteso che avesse poi ineffetti prodotto altro. Già con quelle formazioni e in quel progetto aveva dato idea della sua bravura…ma questo brano mi ha spiazzato. Ditemi voi se non è così?!

Ma parliamo un po’di lei, Martina DaSilva è una cantante ma anche abbastanza sveglia da essere compositrice e arrangiatrice Jazz. E il fatto che dobbiamo farlo tutte prima o poi, non significa che uno ci riesca bene,ma lei, caspita, è fantastica, la sua musicalità è brillante. Resta semplice ma incisiva; soprende la pulizia, il calore dei suoi arrangiamenti, il brio. Sentite questo standard I cover the waterfront https://open.spotify.com/intl-it/track/5edoyW2w5uv5spVJOML1Tw?si=0f6ec09b414d459f come è dolce?Ma con quel tocco luminoso e fascinoso tipico del Jazz; così moderna nella consegna del testo e della sua metrica che solitamente risulta molto ripetitiva in questa canzone, bene lei riesce a trasformarla, diventa un suo vestito e c’è tutto:groove, sensualità, dolcezza e nostalgia.
Questo non solo grazie al canto e al suo “stare sul tempo”, ma l’interplay con la band che la segue e, come lei, risultano molto ispirati.

Leggendo la sua bio (se volete approfondire https://en.wikipedia.org/wiki/Martina_DaSilva)
vi informo che tra i progetti di questa newyorkese DOC, degna figlia di padre brasiliano e madre americana ( il soul saudadico che esprime, viene da loro), è suo il progetto in duo “The Ladybugs” creata proprio nel 2013(mentre io rientravo da NY) ed è nata da una semplice idea, un duo che puo’tutto, senza considerare generi o messaggi intrinseci complicati, si canta quel che si vuole, che piace: ecco ascoltate questa magica versione When you wish upon a star https://www.youtube.com/watch?v=3vvYb9U1LPM e perdetevi nell’immensità dell’armonizzazione e dello sviluppo ritmico della canzone…che viaggio! Martina ha poi lavorato con vari artisti della scena contemporanea, come Jon Batiste, Postmodern Jukebox, le infuocatissime, groovose Gunhild Carling (una cantante e polistrumentista svedese, leader del gruppo musicale Jazz Gunhild Carling Swing Band) e Bria Skonberg(trombettista e cantante jazz canadese.) voglio dire guardate quanti dischi!
Vi consiglio, per i vostri party/dinner,e momenti relax, gli album figli del periodo di clausura del Covid,chiamati Living Room (n.1,2,3…)

https://open.spotify.com/search/living%20room%20martina%20da%20silva dove incontrandosi con vari artisti della scena, raccoglie e riarrangia brani di diversa provenienza: non si può parlare di Jazz solamente …credo ad una certa, non puoi parlare di categorie, qui si fa Musica e basta!
Si passa dal pop anni ’90 delle Spice Girls a brani top della bossa, del soul, anche dei mitici anni 50,60 ecc passando per canzoni di Natale !
Sorprendete gli amici a cena, meh !!
Ma questa versione della mitica The sound of music (dal musical Tutti insieme appassionatamente) ?! https://www.youtube.com/watch?v=cXCeGbegwsQ
Questa rivisitazione è interessante, trasporta in tutt’altro paesaggio sonoro e immaginativo, se chiudete gli occhi, non sono le colline di Julie…certo,non avrei mai pensato a questo tipo di approccio comunicativa con questo brano, da parte di nessuno, forse perchè Julie Andrews, un’icona, ha reso intoccabile questo brano…ma Martina come dico sempre io, se ne “sbatte” e crea qualcosa di suo e introspettivo e quindi poi si accede al meraviglioso.
Martina vanta infine, partecipazioni a progetti anche teatrali e collaborazioni fuori dagli schemi della “cantante Jazz”, e quindi, per sognare con me in queste “calde giornate” di Febbraio…tra un carnevale e un san Valentino, vi invito ad approfondire voi, usando le varie piattaforme social per conoscerla meglio, e vedere live e avere info sui suoi concerti per ora solo in America.
Buon ascolto.

2021-live

Célia Kameni,tutto influenza il Jazz

Celia Kameni è una cantante francese di origine camerunense dalla creatività vivace, immagino grazie a quella che deve essere stata una full immersion ricevuta durante l’infanzia avendo il papà musicista,(influenze della musica africana e caraibica) e vivendo in un ambiente in cui musica classica, Jazz e soul convivevano. Anche lei ha approfondito studiando al conservatorio eh… Quindi come dicono alcuni “è una musicista a tutto tondo”!
A guardare il film “La sirenetta” dove la storia musicale viene contestualizzata in chiave caraibica, mi sono ricordata che in effetti la musica di Celìa ha sonorità che corrono in quella direzione (… aiutiamo il nostro cervello musicale ad accostarci a questi progetti)…sentite questo reggae sul brano di Lianne La Havas Unstoppable https://www.youtube.com/watch?v=5mnG1e1SeaM
Oggi partecipa a diversi progetti musicali come la big band Bigre! che combina sottilmente canzoni francesi e musica cubana, sentite ecco questo brano Mea Culpa  https://www.youtube.com/watch?v=rQIqmlfaf04 ascoltate la semplicità nel suo fraseggio, una voce ben sostenuta,controllo e risonanze ricca di colore, io direi quasi una voce “spessa”, molto espressiva.
Mentre qui potete sentire le sfumature più leggere, dolci di una voce quasi sospirata ad esprimere la vertigine dell’amore C’est un vertige https://www.youtube.com/watch?v=8yy5ixlz7zE&list=OLAK5uy_nUZWuwDV1xrAg_gavleVk58jF2CFHgarg

Bigre & Célia Kameni – Le Temps de l’Amour

o la big band Amazing Keystone, che nel 2018 ha vinto i sondaggi del “gruppo dell’anno” francese e ha pubblicato We Love Ella, dove Celia con il suo suono suadente, avvolgente, caldo It ain’t necessarly so https://www.youtube.com/watch?v=w2doZXoKkm0

oppure il suo divertentissimo swing mood ecco la sua
A tisket A tasket https://www.youtube.com/watch?v=-MMme74ickc

Ecco qui l’album intero https://open.spotify.com/album/1EyR2Vw7HuxCUqzTOMe3wv?autoplay=true vi segnalo ascoltate Blues in the Night e la super swingante Old Devil Moon, lasciate che questo suono vi trascini via dal divano e vi travolga come è successo a me con questo scat nel brano Bess’Scat https://www.youtube.com/watch?v=Ro4ISA0U7a8

Infine, si è esibita nei migliori festival e teatri in quartetto con Alfio Origlio, Zaza Desiderio e Brice Berrer, https://www.youtube.com/watch?v=EKRIbBalNWg in cui ognuno dà libero sfogo alla propria creatività, attraverso improvvisazioni e interpretazioni di grandi classici provenienti dal soul, dal Jazz, dal pop e RnB.

Nel corso della sua carriera, ha avuto modo di incrociare e condividere il palco con musicisti dai nomi rinomati come Dee Dee Bridgewater, Sandra Nkake, Bireli Lagrène, Liz Mc Comb, Cécile Mc Lorin Salvant o Angèle e Ben l’Oncle Soul. E con artisti come Motel Club, Nu Guinea, Yusan …Artisti che riescono ad entrare in sintonia con lei, condividendo tematiche, visioni, estetica.

Vi lascio con questa versione SKA (!) di una scoppiettante Softly as in the morning sunlight…Se non è versatilità questa?! https://www.youtube.com/watch?v=w-Djjcfjbfc&list=RDEM3ldVkTIHH3Sx76v9qbrLOA&start_radio=1

Altre info

Instagram https://www.instagram.com/celiakameni/?hl=it

Youtube Page https://www.youtube.com/@celiakameni6798

Big band Bigrè  >canale youtube https://www.youtube.com/channel/UCHmBm28G4h39MRG8BwLxO0Q

Website bigrebigband.com

The Amazing Keystone Big Band https://www.facebook.com/keystonebigband

https://www.youtube.com/channel/UCx_m9DbqBUfKoidGEDtNjtA/featured

Camilla Barbarito, improvvisazione che abbraccia il mondo

Credo che ognuno di noi abbia la spinta creativa che si merita, e questa non deve conoscere pigrizia però, altrimenti si resta immobili, e allora? Viaggio e ricerca! E “La Marvelous Ms Barbarito” sposa questa mia visione.

Camilla Barbarito è una cantante e performer milanese. Affonda le sue radici nello studio del canto (anche sperimentale) e nel teatro, in un contesto come la “realtà /melting pot” di Milano di questi ultimi 40 anni.
Ha iniziato subito una carriera di viaggi&musica che ha stimolato la sua curiosità andando in Africa inzialmente, e poi ne è conseguita una ricerca “etnomusicologica” esplorando sonorità greche, balcaniche (e Rom), portoghesi, argentine … insomma oltre il Jazz; collaborando conseguentemente con diversi favolosi artisti italiani come Paolino Dalla Porta, Renata Ciaravino e Renato Gabrielli, etc… ed ensemble musicali variegati con partecipazioni di musici provenienti da mezzo mondo… e poi,porta avanti progetti sia teatrali ed educativi..partecipando attivamente alla vita cittadina. Dalla sua Bio si legge: Insieme a Fabio Marconi è direttrice artistica della rassegna musicale La Cura di Dioniso per Van-Ghè Ambulatorio d’Arte, Cantare Incantare Incontrarsi per Artepassante, e S’i’ fosse foco per Sciami Cromatici. Vi consiglio di approfondire dal suo sito per capirne la natura e alla bio per approfondire altre interessanti attività.

Ma allora perchè aggiungere un’artista come Camilla a questo blog di cantanti Jazz? Perchè non bisogna scordarsi che il Jazz è stato il La per abbracciare e capire la mescolanza di culture musicali diverse, d’altronde era la musica popolare dei primi anni del 900 a sua volta frutta di mescolanze italiane, francesi, africane. Quindi se sentiamo influenze jazzy/soul anni 50 in questa voce non ci possiamo stupire!
In questo pezzo Camilla sposa bene la lezione di Mina sui pianissimi, dolci e raffinati, o suoni sforzati, cupi, sporcati da un dolore silenzioso e sottile, con tutto il riferimento stilistico dell’epoca si ma associato e affinato a suoni assolutamente moderni e raffinati https://www.youtube.com/watch?v=NUBNaWa0P6M&list=RDEMh_h7tCD65YT7N2LUY71JMA&start_radio=1
ah, e poi dico…improvvisa con il registro del fischio (spostati Mariah Carey ?!) forse ci ricorda un po’Rachelle Ferrell? No, ma è un’altro approccio completamente…inginocchiamoci dai,stop.

Ma dicevo, è anche vero che sentiamo l’influenza della musica africana che è alla base della musica Jazz no?
E allora che succede se Camilla viaggia, impara la lezione e apporta alla nostra cultura quei ritmi e metri, mescolandolo con le altre? Ascoltate qui questi brani sempre parte della realizzazione del progetto Sentimento Popolare https://camillabarbaritofelmayrecords.bandcamp.com/album/sentimento-popolare-vol-2 che spazia appunto anche in altri “stili” come la musica balcanica e greca, al fado …poi, non individuo più un genere o stile, ad un certo punto è tutto troppo meravigliosamente mescolato proprio come la nostra società oggi.
Vedete quanta bellezza musicale nell’ incontrare “l’altro” e ritrovarsi dalla stessa parte, con lo stesso proposito di denuncia sociale? Ascoltate questa Il Lamento di un Servo https://camillabarbaritofelmayrecords.bandcamp.com/track/lamento-di-un-servo

Per dirne un’altra, tra le cose che sognavo all’università era di riuscire a gestire la voce così bene da cantare qualsiasi cosa, fare sperimentazione vocale e approfittare della musica di altri paesi per raccontare la verità, il dolore, la vita di altri esseri umani che magari vivono gli stessi tormenti ma in altre latitudini, con lo scopo di guarire, alleggerire la vita. E Camilla fa questo. Ma va oltre! Trascende in alcuni brani, ascoltate questa Aria di Neve, con un pianoforte che rimembra l’800 romantico ma diventa contemporaneo nella voce che usa colori moderni https://www.youtube.com/watch?v=oSbGy5KVaoU sentite

Ho già inventato
Mille parole nuove
Per i tuoi occhi
Più di mille canzoni nuove
Che tu non canti mai

Davvero a tratti è tutto estremamente complesso nella forma ma semplice nella comprensione, nell’ascolto. La sua musica è spavalda, ma anche delicata e attenta, consolatrice…ad esempio, ascoltate che viaggio si compie in questa Notte Fonda https://camillabarbaritofelmayrecords.bandcamp.com/track/notte-fonda

Dotata di profonda sensibilità nell’ascoltare, recepire è in grado di improvvisare in modo innovativo,ricco, articolato,misurato quando serve, e poi tecnicamente, nel mescolare registri e stili sa imitare gli strumenti,e anche suoni non umani (!!): la sua è una tecnica eccezionale, da trovare raramente…una grande estensione, un ottimo controllo del fiato nei suoni più gentili così come nei più grevi e arrabbiati. Sento una anima originale, qui, in questa mescolanza senza veli, o filtri sentite qui: I Mangues Then Iparhoun Pia https://www.youtube.com/watch?v=jkXyhz_LlMs&list=OLAK5uy_mVg8FRDD6E2OYtdAIdZXlQhoRN3QKgNsk&index=3 sempre col fine di raccontare una storia o sollevare pensieri e teste annoiate https://www.youtube.com/watch?v=wcUh_N_2pQE

Camilla è davvero un’artista dalle molteplici maschere pronta a raccontare le battaglie, le illusioni di questa società con tutti i suoi colori, dolori e gioie.
E ha assorbito diversi stili e suoni in modo personale ed interessante, riuscendo ad amalgamare ritmi e modulazioni alla nostra lingua, usando la voce a volte in modo assertivo, dirompente, appassionato …ed ecco la sua esaltante Tango Negro https://www.youtube.com/watch?v=hThWz9s9jQM&list=OLAK5uy_mVg8FRDD6E2OYtdAIdZXlQhoRN3QKgNsk&index=6 e altre volte assolutamente delicato, e avvolgente…. Insomma ci si può perdere e approdando emotivamente i luoghi sconosciuti.
Ecco un’ artista che riesce a inviare messaggi diversi, volti a farci riflettere su come sia importante accettare “l’altro “,il nuovo, ascoltate Niani Bagna https://youtu.be/sb7fdtSxkZ4?si=lwwBD-6CZJdkAQNb
in queste città multiculturali bacino ormai di storie umane e musicali contrapposte,fragili e forti allo stesso tempo.
Sentite il testo di questa versione cantata di Amarcord https://youtu.be/65MfQl2v0tE?si=7vg0rbyx-kaKfRbH
Ecco dopo un suo concerto, intenso come un rito, credo che possiamo dire di sentirci arricchiti di umanità, e riscoperti nell’anima e nello spirito.
In un suo disco hai modo di toccare i lati belli, quelli tragici, l’amore e la paura, la perdita e il desiderio…la realtà a volte amara, scomoda e a volte anche misteriosamente buffa.

Altre info:

website:http://www.camillabarbarito.com

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCUJah9JWvWUKYLnGp0-iDiQ

Facebook https://www.facebook.com/camilla.barbarito/?locale=it_IT

Angela Roberts, una Gatta da NY

Amici Italiani non c’è niente da fare…quando Angela Roberts sale sul palco, scatta qualcosa! Occhi di ghiaccio, ma una voce vellutata e calda che incanta!

Vi racconto questa, quando registrammo questo concerto live (con Saul Rubin(Gt) Ben Wolfe(Bs) &Marcus Parsley(Trp) allo Zinc bar) non pensavo sarebbe durato 2 ore… invece furono 2 Incredibili ore dove Angela nel suo ambiente naturale, esplorò un sacco di brani in modo davvero molto interessante.

Non è solo il fraseggio e la sua voce piacevolmente agrodolce, graffiante e in un certo senso piena di soul, ma il modo in cui si muove e vive il Jazz ogni giorno, con dedizione e rispetto.

E’il modo in cui fisicamente te lo fa vivere che è una esperienza affascinante.

Mi dispiace non potervi far ascoltare un disco, ma intanto vi dono queste performance, dove emerge la sua capacità di acchiappare l’attenzione con una voce di velluto, una intonazione perfetta, un carattere distintivo e una dolcezza inebriante…e poi cavolo… il suo swing e le improvvisazioni sono fiammanti!

Ormai lei è giustamente parte integrante della famiglia dello Smalls, vi lascio qui il link di un live del 2022.

https://www.facebook.com/watch/live/ref=watch_permalink&v=1009563426645433

Lo Smalls, “solo” il locale più importante di NY,dove tutto almeno una volta nella vita devono esibirsi, se no vuole dire che non hai vissuto.

Una palestra di vita e di musica, un luogo di confronto, un luogo per imparare, per condividere… anche un luogo di ritrovo e di relax per intellettuali del Jazz, e una Casa per tutti quelli che amano questa musica.
Passiamo tutti da lì ma in pochi restano “residenti” diciamo così…e lei in questi anni ha creato un bel quintetto! Congratulazioni cara Lady blue eyes!

E tenete un occhio sulla programmazione del locale per non perdervi questa jazzy velvet cat voice, che riassume in sè New York, la sua estetica e la sua contraddittoria poesia di amore e frenesia.

Altre maggiori informazioni qui

Shows/Bio: https://www.allaboutjazz.com/musicians/angela-roberts/

Facebook https://www.facebook.com/AngelaCatherineRoberts/

Info: https://www.smallslive.com/artists/2552-angela-roberts/

Youtube:

Nancy Harms, il Jazz rarefatto & luminoso

Buio,una luce solo sul palco, locale dell’Village, odore di alcool, fumo…vociare, musica e note di un sax ecletticamente selvaggio inseguono una tromba irriverente …e poi gente, tanta gente…ma ecco una luce entra nel locale, e attraversa la folla…una ragazza elegante, quasi algida, occhi chiari, basco e aurea di una che non ha nessuna intenzione di lasciarsi scavalcare. Nancy Harms, una voce, un talento. Nata a Clara City in Minnesota, ha incrociato la mia vita a New York nel 2012 e mi ha subito catturato. E’ una delle artiste Jazz più eclettiche e creative che conosca.
Nel tempo ha tirato fuori una quantità di idee che mi hanno davvero stupita.
Non teme di esibire la sua sensibilità, forza e fragilità, e la sua visione del mondo e dell’importanza della connessione tra uomo&natura, attraverso sonorità contemporanee, incisive ma anche atmosfere sognanti, rarefatte, ed allo stesso tempo luminose.

Sin da 4 anni Nancy cantava, raccontava, si esibiva, e poi ha approfondito al college, e conquistato premi e riconoscimenti…ma non perdo tempo a darvi info che trovate sulla sua biografia sul sito: sottolineerò che Nancy è stata solida, lucida,restando concentrata sul suo progetto e alla ricerca di quel qualcosa di intenso e profondo difficile da raccontare per le numerose sfacettature che la caratterizzano, e che oggi ha prodotto risultati luminosi!
Ecco iniziamo il nostro viaggio musicale qui I like the sunrise qui :

Un altro esempio, dall’album Ellington At Night del 2016, ascoltiamo Lost in meditation https://open.spotify.com/intl-it/track/3nD4Isc51qzd5gfx64XENS dove si sprofonda e ci si innalza…Poi continuamo l’esplorazione del suo mondo sonoro attraverso un brano molto famoso (uno standard) del repertorio Jazz : Prelude to a kiss https://www.youtube.com/watch?v=ucZsGXTXNtA che ci porta in un angolo intimo, una sfumatura delicata del mondo del Duca. E ancora, sentite quanto è distante dall’originale questa versione di Mood Indigo https://www.youtube.com/watch?v=guUjYgDiLb0

Ma ora il viaggio prosegue, saltiamo qui, SHE canzone che titola l’album del 2019, un album diverso dai precendenti, che pare una fase nuova, energetica come una luna piena. Super groovy e eccitante, in grado di farti sorridere, ballare e poi commuovere >link https://www.youtube.com/watch?v=EAWcier0pa8 Da questa esplosione di energia che racconta la sua trasformazione, la sua presa di coscienza si attraversano strade e atmosfere davvero molto diverse tra loro..scendendo giù, verso una anima fragile che osa sognare, ramificarsi in sentimenti e pensieri come un albero, sentite qui: My Tree https://open.spotify.com/intl-it/track/7laUQy9S7RtFZ6uIU3haz1?si=fc01f2969fc9457b oppure la dolcissima All bout you https://open.spotify.com/intl-it/track/77DV9dtkLuGIbMqrPgvykS?si=fa8882cff1d04b86

Oppure questa Weight of the world che trovo davvero entusiasmante, ascoltate qui https://www.youtube.com/watch?v=dZr3pHCMzqQ oppure qui dall’album Dreams In My Apartment da dove potete ascoltare anche questa chicca commovente https://open.spotify.com/intl-it/track/47r8PyHPmLz0pr2tiHZBqL From my first moment costruita sulle Gymnopedie n1 .
Voglio dire chi di noi non ha sognato di cantare sulle armonie di Gymnopedie? Melodie così delicate che corrono dritte al cuore e commuovono?
Ecco lei ci è riuscita, creando suoni totalmente in armonia col concetto dietro quelle composizioni di Satie e andando oltre…

a volte ascoltandola, capisco e vedo l’infinità del cielo.

Dico, sentite questa Midnight sun …ma dove andiamo? Ma sì, proprio lì dove il sole di mezzanotte illumina l’estate https://open.spotify.com/intl-it/track/6ZqpDORY8hnlRAf2fujLxE ?

Ascoltandola in questi ormai 10anni mi rendo conto di che significa crescere musicalmente, costruire un linguaggio, portare avanti una idea personale senza abbandonare la tua personalità. Ascoltate qui dall’album Song of Rebirth del 2022 – I’d given up… https://open.spotify.com/intl-it/track/20QwIihe4RvMYJfXW26NF7?si=d725018a82224ca2
Nancy ha carattere, ha qualcosa da dire davvero: qualcosa che resterà per sempre, ad esempio sentite questa Drinking Song https://open.spotify.com/intl-it/track/1UFIn5pkbDlITI2spXyINr?si=33f26e1086e6446d
Oppure quanti constrasti in questa Unbroken String, accompagnato da un irriverente sax basso di Lucas Pino https://open.spotify.com/intl-it/track/11bE90AM7EKdjN9inYEmwk?si=b3c6e056dcaa454d

E che altro, le collaborazioni che ha avuto negli anni sono davvero memorabili, ecco qui in duo con Ike Sturm, il brano si chiama Home Within, lo trovo delizioso, voi?
Si,la musica cambia e si arrichisce con la crescita personale, così i messaggi che vuoi portare al mondo diventano più complessi e interessanti…e restano a chi ti ascolta e chi sa ascoltare col cuore: Nancy è magia!

Direttamente dalle sue parole: “On this journey, I have loved singing, songwriting, painting, photography, and traveling as a means to remember all that I am and express my joy in existing in this wild, harsh, delicious, and most marvelous experience we call the human existence

Per voi curiosi, sapete che si occupa anche di fotografia e pittura? E poi organizza diverse attività legata alla voce e al respiro. Trovate dei trainings e delle sessioni anche online sul sito Anyahm Song tab.

WEBSITE: https://www.nancyharms.com/

YouTube: https://www.youtube.com/@ava910

Spotify: https://open.spotify.com/artist/3x75hkpJvZXa8uCulN0cDR

Laura Brunner Camara, quando il Jazz si fa prezioso

Era il 2012, da Zeb’s. La guardavo curiosa in quel suo abito bianco per me tanto anni 60, forse esagerato per l’occasione (una lezione che avrei imparato dopo), coi suoi capelli lunghissimi castani adagiati sulla spalla lateralmente. #LauraBrunnerCamara una lady per bene, timida (per mezzo secondo)…ma con uno sguardo fiero, forte. Attaccava “Dindi”, poi “Frim Fram Sauce” accompagnata da Saul (Zeb) Rubin, (che accoglieva i talenti canori di tutta New York nelle sue Jam sessions): appena in tempo, corsi subito a registrare …ci ha sconvolto! https://www.youtube.com/watch?v=mQ1cpibdFAg

Veniva e viene in mente una parola sola: Preziosa.

Uno swing inatteso, sciolto, graffiante a tratti, a cui seguono ballads curate con attenzione, suoni puliti che viaggiano in un vasto range vocale e si piantano nel cuore. Come se le parole di brani di 50anni fa li avesse scritti lei la sera prima. Pensi sia tutto, dici “Brava”. E quando stai per chiudere il capitolo “Laura B. Camara” inizia una improvvisazione assurda: lei abbraccia da dentro il tempo, corre, agguerrita, instancabile e comunque sempre precisamente elegante nella dizione e nella performance in toto, proprio come la Annie Ross di Twisted. E oggi vedo che in questi anni ha dato vita a progetti orchestrali infuocati come questo dedicato al Duca. E’ un progetto nato nel 2019 e vedrà presto un tour. https://www.youtube.com/watch?v=gOFESiZvWxM ecco qui la sua “Caravan” di Duke Ellington.

Questa pandemia ha davvero congelato dei piccoli gioielli ma credo che con il tempo non possono che acquisire più bellezza!

Poi quartetti, trii e duo: contrabbasso e voce, chitarra e voce…tanta versalità sia di ensamble che di genere musicale. Insomma vi consiglio questi ascolti che a mi hanno emozionato:

Accompagnata alla chitarra & voce Camila Meza (con cui ha altri momenti musicali in rete che vi consiglio di non perdere) “Someday”: https://www.youtube.com/watch?v=5GmWkfdpUjY…

“The rainbow connection” (dal tv show dei Muppet) https://www.youtube.com/watch?v=GFNNe_6U6Ko… questo è un suo arrangiamento della dolcissima canzone con al basso il grande Marco Panascia e alla chitarra & voce Camila Meza. https://www.youtube.com/watch?v=5GmWkfdpUjY…

Qui invece un conosciutissimo standard Jazz, “It could happen to you”: https://www.youtube.com/channel/UCLgi9BMR2Tz-RpH51OkRg8A

Qui la vediamo quasi agli esordi, “Singer’s Night” 2005 esegue una sua composizione originale, una protesta contro la guerra, un messaggio a chi subisce, e a chi guarda dall’esterno che deve aprire gli occhi, “Western child open you eyes”. All’epoca si trattava del conflitto di potere che attanagliando da troppo tempo l’ Est e l’Ovest del mondo esplose prima con l’11/9 e poi con l’attacco all’Iraq per cui qualcuno ancora credeva che avesse senso attaccare e bombardare. Vi suona familiare?!

Nel suo canto tutta l’amarezza e l’urgenza di sollevare le menti, far ragionare e smettere di ferire: sentite che brano ardito? Sia nella struttura dell’arrangiamento che nella vocalità? Eppure Laura resta là al controllo di un palco importante. Poteva mettere soggezione e invece lei ci sta comoda senza perdere l’occasione di far riflettere e commuovere.

“Western Child”https://www.youtube.com/watch?v=QONUXJ43MVY

E non è il ruolo del artista comunicare e far riflettere?

Oggi con gioia scopro che la sua carriera è andata sulle stelle, continua a lavorare ai progetti musicali, registrazioni (ma le info sono anche disponibili online sul sito.) Inoltre, con l’equilibrio che solo noi donne gagliarde possiamo avere ha messo su una splendida famiglia e sta insegnando anche cultura e il linguaggio Jazz nelle scuole, nei college e conservatori facendo avanti e dietro dalla Thailandia (trovate degli estratti di lezioni sempre sul suo canale youtube, in Inglese). Di sicuro ci ispira a non fermarci alla prima stazione! Aggiungo un appunto curioso, su come stia assorbendo l’energia di quel paese. Al punto da trovarsi a suo agio ad esibirsi per la famiglia reale thailandese, per il compleanno del Re!

Cioè…capite?!Che altro ve devo dì per convincervi!! Superb!!

Insomma amici, mi sono dilungata e mi scuso, ma non potevo negarvi questa voce.

LINK :

Qui il suo nuovo canale youtube

https://www.youtube.com/lauracamaramusic

& la playlist automatica https://www.youtube.com/watch?v=QXtr6ynCZzw…

Per ulteriori informazioni sulle prossime esibizioni e registrazioni, e info sul prossimo evento

visitare www.lauracamaramusic.com

Prossimo evento!! Info e link: https://app.arts-people.com/index.php?show=133555

Patrizia Di Malta, mille sfumature di Bossa

Ascoltando un po’ di Bossa Nova negli ultimi tempi, cercando voci italiane degne ecco, mi è capitata questa meravigliosa cantante nata a Milano da madre francese e padre italiano, #PatriziaDiMalta. Ha avuto occasione di trascorrere l’adolescenza in Brasile dove si trasferisce con i genitori “giusto il tempo” di assorbire la gioia, la “saudade”, i ritmi e melodie della variegata cultura brasiliana che quando ti tocca ti trasforma in qualche modo anche corpo- stomaco-cuore-mente: la voce. Poi di ritorno in Italia, studia canto con il soprano Mary Lindsey…ma parliamo di una voce naturale che da piccolina già si faceva ascoltare cantando storiche canzoni italiane diventate “standard”.

Personalità forte e decisa, le sue esibizioni sono energia pura, esempio?!
Menino das Laranjas https://www.youtube.com/watch?v=-zkXcns6a0E
Ma non si limita a questo, ha anche curato l’antologia di racconti Sex’n’Bossa (Mondadori, 2005) in cui figurano alcuni tra i maggiori autori brasiliani contemporanei.
Una curiosità alcuni di voi l’hanno già ascoltata quando era parte della band Gruppo Italiano che produsse la hit Tropicana ve la ricordate?!

Leggo che nel settembre 2018 lavora al progetto Accordeonica, in trio con chitarra, fisarmonica e percussione di cui esiste l’album e che ha poi portato in giro per l’Europa.

Patrizia ha lavorato a diversi progetti come autrice sia Pop che World Music, quella che io amo chiamare Musica etnica, dove c’è la libertà di fare musica usando sonorità e idee provenienti dalle culture che si è incontrato/ascoltato…ma il legame con la musica brasiliana è forte.
E ora infatti è possibile ascoltarla raccontare di Elis Regina, icona storica della musica brasiliana spentasi troppo presto.

Oggi,vi segnalo qualche ascolto fuori dalle righe questo qui mi ha intrigato, sentite qui Il cielo in una stanza. https://www.youtube.com/watch?v=4ZMVX6l2M4c
Troppo moderno per voi?
Allora passiamo a questa meraviglia, Romaria https://www.youtube.com/watch?v=lv6mYuqczHY
E poi questa qui che è una esibizione live dove con il suo Ensamble più corposo si accompagna alle percussioni, questa è Berimbau https://www.youtube.com/watch?v=UbB62kY6kzE

Insomma entrate nel suo mondo e sarà come aver attraversato l’oceano a raggiungere il Pan de Azucar.
Insisto nel dire di non perdervi l’ultimo progetto dedicato al repertorio di Elis Regina, una delle più emozionanti voci nel panorama brasiliano. Sicuramente renderà più sopportabile questo autunnale ritorno a lavoro…!

—-

Contatti e news alla sua pagina su Facebook: https://www.facebook.com/PatriziaDiMaltaSinger

e su Instagram https://www.instagram.com/patriziadimalta/?hl=it

Mentre per gli ascolti Spotify https://open.spotify.com/artist/311peAovf9Rmkz5oiNBVVm?si=-9LUtGVwQ4Ch6D0hFpJTMw&nd=1

e la sua Youtube page: https://www.youtube.com/channel/UC2zNda8htRRuz6e0L9Orc3w

Vanessa Perea, una fresca brezza di Jazz

Vi presento una voce che ha fatto del Jazz la sua vita #VanessaPerea, adesso a New York. E’un dolcissimo mezzosoprano, voce fresca come poche; abbraccia e sa come si gioca con il ritmo in uno stile che incarna totalmente la tradizione, nel senso che ascoltarla ti fa fare un salto negli anni ruggenti di Nancy Wilson o Carmen McRae!

Ed è proprio quell’eleganza racchiusa nel suo portamento e nella voce che rilassa, diverte, e accompagna l’ascoltatore in un mondo felice.
Sa come “swingare forte”come si dice in gergo e non dipende solo dagli studi classici e Jazz a cui ha dedicato la vita, ma è il talento, la sua capacità di adattarsi a qualsiasi ambiente musicale e di interagire e intrattenere divertendosi, sia con i musicisti che con il pubblico.
Insomma Vanessa incanta con il suo swing frizzante e ballabile. Gli album che vi consiglio di ascoltare a suo nome “Play Date” (2019) e “Home Life” (2021). Inoltre, durante la pandemia non si è fermata, si è dedicata ad un progetto registrato in casa con il marito trombonista Robert Edwards “It Had To Be You” (2022), e presto arriverà l’ultimo album, “This Is The Moment”!

Vi lascio con un link alla sua versione di “three little words(tre paroline)”

e questa Anthropolgy in duo con Robert Edwards https://www.youtube.com/watch?v=d-y597cN9AY

Il suo canale Youtube pieno di sorpese: https://www.youtube.com/user/vperea7

Il suo Website: www.vanessapera.com/