fuori tempo

Mi hanno detto di rallentare e prendermi un momento.
Per poter fare il passo, essere cambiamento.
C’è chi dice “molla tutto, vai in montagna, uno, due, tre mesi.
Allontanati, cerca chiarezza nel silenzio.”
Chi dice di imparare a fare meditazione e prenderti ogni giorno 10/15 minuti fino ad arrivare ad un’ora.
C’è chi dice, un anno sabbatico,l’aspettativa, 11 mesi di congedo dall’ azienda.

L’azienda per cui lavoro o l’azienda “me stessa”?

Questa vita ti corre dietro e io non riesco a stare al suo passo.
Al passo delle cose: del pranzo, del treno, dell’ evento, del collasso

del documento da formulare, dell’ora per cucinare,

dell’ora di dormire, del primo canto e dell’esordire,

del matrimonio, del primo vagito,

della comunione, della morte e della ascensione.
Al passo con una partenza, al passo dell’addio-non è un addio è un arrivederci. Dicono gli altri ma è mascherato questo addio.

Di nuovo solitudine. Di nuovo il peso del vuoto.


La ruota gira. Gira sempre, in costante corsa, con disciplina. L’unica cosa disciplinata e sotto controllo. E’Ineluttabile.
Ed è una sensazione che avverto da quando ho percepito di essere cosciente e di non essere sola,che c’è un mondo intorno che ti chiede di agire per sopravvivere. E allora devi agire. Danzarci assieme.Esserci a tempo. C’è tutto un mondo intorno.

Il training autogeno.

L’ora dallo psicologo.

L’ora della passeggiata nel bosco.

Corrono anche questi minuti.

Non credo che possiamo farci niente; credo che scappare meditando sia inutile. Perchè..lo diceva anche Freccia, “da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merx”. Non so, non riesco a meditare; vorrei in alcuni momenti buttare via tutto quello che mi circonda e basta. Guardare da fuori. Il distacco.

eliminare tutto.

creare il vuoto.

vivere ed essere leggerezza e vuoto.

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Autore: La Zanzara-Pamelie

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3 pensieri riguardo “fuori tempo”

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