Le Croque Madame, il trio col brio

Bisogna saper andare d’accordo. Discutere senza urlarsi contro, poi esprimere la propria idea senza parlare uno sopra l’altro. Dosando i volumi della voce. Saper stare in silenzio e ascoltare il prossimo. Immaginate un mondo dove ognuno ha qualcosa da dire ma si riesce a comunicare con calma, capendo tutto quello che l’altro ha dentro…poi senza intoppi, storture o incomprensioni, dialogare. Bè e questo è cantare assieme, in duo, trio, quartetto, coro!
Tutti all’unisono, o quasi inseguendosi, frase dopo frase, nota dopo nota… tutto diventa con una canzone, un dialogo sereno e divertente!
Tutto ciò per dirvi che è questo che vedo nelle meravigliose Le Croque Madame. Armonia, divertimento e “Sympathique” https://www.youtube.com/watch?v=W95GUjXlllo

La musica corale è una danza di anime, ecco ascoltate questo esempio:https://www.facebook.com/reel/314656544369154 questa è parte dell’ esibizione al Festival In Mezzo Scorre il Fiume, a Castel San Pietro Terme, Agosto.
Un originale trio vocale,che si esibisce vertiginosamente senza strumenti (concetto che sarebbe alla base di un trio vocale eh!), formato nella piovosa estate 2015 dalle 3 solari voci di Debora Bettoli, Sabrina Mungari, Ilaria Petrantuono che danno vita ad uno spettacolo variegato, molto ricco e ricercato.
Presentando canti da tutto il mondo, pop, Jazz,Bossa nova e folklore popolare come con questa “Senhora do Almortão”(1968),https://www.youtube.com/watch?v=Wo0EJoRKuzo canzone popolare tradizionale di Beira Baixa,(provincia del Portogallo) registrata da José Afonso in alcuni dei suoi album più famosi (vi lascio fare una amabile ricerca in solitario…).
La versione del trio senz’altro incanta col quel suo sapore caldo e dirompente, direi primitivo che rimanda alla terra, al regno contandino, alla natura, sfruttando l’immagine sonora dei tamburi, che dall’antichità rappresentano il ventre materno e la nascita.

Il trio si è esibito per diversi eventi pubblici e privati in Italia, ma di questo trovate informazioni nella loro Biografia. Passiamo ora a questo frizzante pezzo in una esibizione dal vivo a Luglio: https://fb.watch/f73Dxog6db/
Eccitante no?
Le Croque Madame sono come quel buon toast francese da cui prende ispirazione per il nome… Questo brano fa “scrocchiarellare” lo spirito!
Le loro voci all’unisono precise e vigorose con i loro arrangiamenti particolari, raccontano di emozioni comuni, profonde, che attraverso la musica risuonano nell’anima e si potenziano all’infinito.
E se una delle cantanti esprime il suo amore attraverso suoni dolci,puri,vellutati? Le altre faranno risonanza a quel canto; allora, immaginate con quanta potenza arriva il loro messaggio al cuore ?! Come un diamante allo stato grezzo.
Se capitate nella accogliente Emilia Romagna cercatele, non perdetevi una serata in loro compagnia.

Per altre info su questo amabile trio vocale andate qui > Le Croque Madame

Altri ascolti divertenti il canale Youtube > www.youtube.com/channel/UCDcS1iUGb1746lUDJFuRd9A

Soundcloud link https://soundcloud.com/search/sets?q=le%20croque%20madame&filter.genre_or_tag=swing&fbclid=IwAR31ND8ra6iUUVrbNp37aCS3Ee0tRpIBw10Rx6LVvwdTAgob-Qcz61HweK8

Buon ascolto!

Serena Ferrara, il Jazz racconta il Mediterraneo

Oggi vi parlo di questa meravigliosa anima antica e canterina Serena Ferrara.
Di origine siciliana, insegna ed ho avuto la fortuna di conoscerla e ascoltarla qui a Milano, con il suo trio che ha aperto la vocal Jam Session per il II° appuntamento di “Vociferando”al Rob de Matt, a Luglio.
( Ecco un breve estratto di una sua impro Impro al Rob De Matt )

Serena Ferrara quartet al Rob De Matt

Mi ha affascinato appena ha messo piede sul palco, con i suoi ricci, il suo abito semplice che ricordava una dea greca, il suo sorriso luminoso e il tono della voce così ricco di colori…quanta profondità emotiva…poi allegria e spensieratezza!
Il repertorio presentato raccontava attraverso famosi standard Jazz dagli arrangiamenti ricercati, il suo lungo e variopinto percorso musicale, affascinando noi ascoltatori ad ogni improvvisazione.

Parlando di biografia, è diplomata presso i Civici Corsi di Jazz di Milano ed ha approfondito gli studi dedicati alla voce, al Jazz, alle sue radici afroamericane fino ad arrivare alla musica africana!
Scoperto questo, mi sono innamorata subito di lei. Perchè questo tipo di ricerca mi entusiasma tanto e poi quella è l’origine, la base di tutto quello che per noi è musica oggi!
Ovviamente come sempre vi rimando alla ricca biografia presente sul suo sito per approfondire il suo articolato percorso di studi, fatto di lauree conquistate col massimo dei voti, di concorsi, borse di studio prestigiose, premi ecc, tutti a riconoscere il suo evidente talento e la sua vena di ricercatrice.

Parlando di voce si tratta di un mezzosoprano molto agile nella gestione dei “registri” e degli effetti; Serena infatti riesce a includere sonorità diverse,mescolando il folk legato al dialetto siculo, all’afro ma anche all’inglese, il portoghese ecc.
Ha un’ampia estensione e in certe sonorità “arabeggianti” rimanda alla flessibilità del soprano, ecco un ascolto:Timur https://open.spotify.com/track/19d80NxYZi9hA5wW4UyOVN?si=1d42331097d74e77
Attraverso le interpretazioni, gli arrangiamenti e le improvvisazioni viene fuori il suo talento e il suo gusto…si sente che ha ascoltato con attenzione e appreso dai maestri del Jazz e non solo. Il suo background, il suo repertorio è assai vasto, si sente nelle scelte inmprovvisative e interpretative che fa… e ho appreso che grazie a questa sua versatilità ha avuto collaborazioni di ogni tipo.

Parlando di musica, immergiamoci in questo suo variopinto mondo sonoro. Partiamo dal suo ultimo progetto Kemana del 2022 (ho trovato una presentazione del progetto qui https://www.youtube.com/watch?v=VRxMZx_fFDE (ah poi, prima di leggere andate qui e cliccate e ascolatte tutto l’album! Non preoccupatevi scorre con facilità. )

Kemana

Quest album stupisce per la sua capacità di mescolare sonorità folkloristiche spagnole/portoghesi quindi latine e italiane,(Portami la luna https://www.youtube.com/watch?v=fNznpEAS6FM ) che si intrecciano al Jazz creando paesaggi sonori accesi, avventurosi, calorosi a volte nostalgici… che ti accolgono con un abbraccio e allo stesso ti spingono a viaggiare lontano…A piedi nudi https://www.youtube.com/watch?v=o5WjXxS5Mo4

Qui col brano Dia Dia invece sento il vento https://open.spotify.com/album/1d572o3doChXRdgAbvjbhn e siamo sollevati da un onda dal maestrale, ad ammirare l’orizzonte.
In questo insieme di voci,linguaggi e dialetti, con questa chitarra libera, spericolata, ed il flauto “spensierato” che a volte sembra saltellare gioiosamente si”dipingono” i contorni delle nostre terre, le radici della nostra cultura, regalando infine un universale senso di appartenenza, di uguaglianza.

Scopro poi che questo percorso Serena lo aveva iniziato già nel lontano 2013, con il progetto Zancle !

Zancle

Strutturato sulla stessa scia poetico-estetica, facilitando l’incontro di artisti di diversa provenienza, Zancle mette insieme altri racconti, altre favole e scenari. Forse questo album al primo ascolto è più legato alla musicalità siciliana (che le appartiene) ma col Jazz e la sua radice africana prende una direzione molto più ampia; ascoltate qui Angamene https://www.youtube.com/watch?v=wQOteTiwtTs esplode tutto in un mondo colorato,di suoni contemporanei ed allo stesso tempo primitivi. Poi ascoltate questa Çiuscia https://open.spotify.com/track/1TYMQaTWi3EjwoJuBv8tMp?si=05e558dde78141a5 o immergetevi nelle nostalgiche melodie di Annablu https://www.youtube.com/watch?v=Fgi4RbEMP-8

Trovo che questo tipo di musica così cangiante sia davvero adatta a questa torrida ma anche temporalesca Estate…cioè, ve lo immaginate un concerto in qualche anfiteatro in Sicilia o Calabria o magari in Puglia tra ulivi secolari, magari in una notte stellata, accompagnato da danze e balli?
Ma sono sogni e so bene che è difficile che questa musica arrivi nelle piazze di certe rassegne …ma la butto lì…magari qualcuno legge e mi fa felice.

Passando oltre…ora vi parlo anche di un altro progetto per chi come me ama la sperimentazione vocale, le mille possibilità della voce come sturmento, e ama divertirsi con le improvvisazioni alla Bobby MccFerrin, ed è questo “coro circolare” (circle choir) di fama internazionale gli Elephant Claps https://www.facebook.com/elephantclaps/?locale=it_IT il gruppo vocale milanese nato nel 2016. La band è composta da 3 voci femminili + 2 voci maschili + beatbox, ve le elenco in ordine di tipo:
Mila Trani – soprano
Serena Ferrara – mezzo soprano
Naima Faraò – contralto
Gianmarco Trevisan – tenor
Matteo Rossetti – bass
André Michel Arraiz Rivas – beat box

Primo album nel 2017, ad oggi il gruppo conta un successo sempre crescente data l’originalità ma soprattutto l’innegabile energia che sprigionano queste voci.
“Ogni testa è un mondo” si dice e qui ogni musicista è un pianeta a sè ma… insieme fanno una galassia meravigliosa! “Prendendo in mano” il disco Bouganville (già dal titolo si tratta di un esplosione di colore a cielo aperto) andiamo ad ascoltare questa Mi Cabeza https://open.spotify.com/album/5OjA7YhvQaAzTZP3uYxGab?si=-rmM3AikRaGUMNJhu-fM4g&nd=1
che per me dovrebbe diventare presto un inno alla multiculturalità figlia dello scambio di popolazioni, caratteristico di questo secolo: è davvero una canzone positiva e di inclusione, tecnicamente a livello musicale gestita benissimo da ogni voce! L’ intonazione è pulita, il senso del ritmo è coinvolgente, risonanze al posto giusto, volumi e dinamiche misurate,voci che incantano.
Oppure ascoltate Think Positive o la groovosa Fela davvero incisive, ritmicamente ineccepibili. Insomma in altre parole, non si può fare a meno di battere il piedino…e sentire una scossa di energia lungo tutto il corpo!

Al via alle danze!

Buon ascolto

ALTRE INFO QUI:

Website https://www.serenaferrara.com/

Date concerti: https://www.serenaferrara.com/spettacoli

Instagram https://www.instagram.com/serenaferrara/

Canale Youtube https://www.youtube.com/@serenaferrara1

Elephant claps Facebook https://www.facebook.com/elephantclaps

Marianne Solivan, è tutta un’altra storia

Nel 2012, quando ero a NY, Marianne Solivan era sempre presente a tutte le Jam sessions. Dal sorriso luminoso, spesso silenziosa, e poi regale come una regina…osservava, scrutava, ascoltava.
La vedevi dal fondo della sala seduta come una regista.
Poi saliva sul palco e partiva lo “show time”!
Ci emozionava come poche.
Per me è un entità superiore, ha tutta un’altra pasta!
Perfavore, ascoltatela qui in Guess I’ll Hang My Tears Out to Dry https://open.spotify.com/track/3kQ2iYu2CKz3RIfh2DGS39?si=e5d6e2d3dd4a4051 che sarebbe una torch song/uno standard su tematica d’amore non corrisposto diciamo,con la musica di Jule Styne e i testi di  Sammy Cahn.
Non è solo il suo particolarissimo timbro che ricorda le profondità dell’oceano, la densità delle maree in una notte scura illuminata dalla luna…o per la sua tecnica vocale precisa, da cantante che ha studiato nei dettagli come il suo suono debba colorare certi brani celeberrimi. Ma anche l’entusiasmo che mette nell’esecuzione, il modo in cui gestisce il palco, il repertorio sempre pieno di perle nascoste.
Ecco, i testi sono elaborati e interpretati con una personale intensità: fa parte della storia di Marianne. Non è più Sammy Cahn, Cole Porter Irving Berlin o che ne so, Lorenz Hart, ma Marianne Solivan’s story!.
Io penso proprio che resterà nella storia delle migliori artiste della scena contemporanea.
Ogni volta che canta è una lezione.

Se avevo l’opportunità di ascoltarla avevo modo di imparare tantissimo. Stage presence, comunicazione con il pubblico, come ci si racconta in modo elegante, misurato, sobrio e divertente, e poi come si “sente” un brano.
In altre parole durante un concerto quello che noti è come il tempo diventi innaturalmente elastico, un altro spazio, un’altra vita. Ascoltate qui I’m In The Mood For Love https://www.youtube.com/watch?v=mT28TEVgt98

Uno quindi può misurare le parole, respirare e raccontare la sua anche attraverso un classico cantanto milioni di volte!
Marianne decide il proprio ritmo e le dinamiche. La band la guida lei: la scena è sua. La storia, di tutti.
La Solivan in altre parole è sempre stata un’anima matura e con le idee chiare: dalla forte presenza scenica e dalla voce potente,una di quelle che se vuole ti spappola il cuore con le emozioni If You Could Love Me –di Norman Simmons cantanto da Carmen McRae back in the days, https://www.youtube.com/watch?v=5jk7UeL2idU.
Ogni volta che canta un brano della tradizione lo riempie di nuova vita e calore; ascoltate questa All or Nothing At All https://www.youtube.com/watch?v=uJaUNH7fQIU

Ora capisco perché la sua carriera è esplosa inarrestabile.
Innumerevoli recensioni e tour per il mondo. E’ persino arrivata in Italia in questi anni e ci tornerà presto!
E io, sono stata contenta nello scoprire che oltre ai festival importanti si è esibita e ha registrato con i grandi, no cioè dico: Christian McBride, Peter Bernstein, Jeremy Pelt, Bruce Barth, Gregory Hutchinson, Jonathan Blake, Xavier Davis, Michael Kanan, Steve Wilson, Gene Bertoncini e Lewis Nash e molti altri artisti! Immaginate quanti quadri hanno creato!


Oltre a questo nella sua carriera c’è anche l’insegnamento: memoraibili i suoi workshops in quel di Zeb’s (indimenticabili le sue lezioni di gruppo). Il suo è un talento premiato poi con un posto alla Syracuse University.
Infine, il suo temperamento e la sua audacia ci hanno insegnato proprio come affrontare a testa alta questa sfida che è il Jazz,che come la vita è croce e delizia!
Quest’oggi vi sfido a non innamorarvi di questa voce: questo è un live INTERO al famoso Dizzy’s Jazz Club (il paradiso per me, solo i grandi suonano là) https://www.youtube.com/watch?v=MtZ8rHuq_t8 indimenticabile.
Battere le mani, emozionarsi è normale eh: non censuratevi!

Per i prossimi concerti (sarà in tour in Europa prestissimo), e per leggere il suo interessante blog, e trovare info sui suoi dischi, come e dove acquistarli ecc…

Ecco il link al website: https://mariannesolivanjazz.com/
Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCQe1oLudOow5RGLl3xJCodw
Spotify: https://open.spotify.com/artist/3rPBUbG8GsxKPCGfqa1wIs