Letizia Gambi, una voce che fonde mondi

Letizia Gambi è una delle interpreti e cantautrici più interessanti della scena Jazz contemporanea, capace di coniugare l’anima mediterranea con le radici afroamericane del Jazz.
Dal melting Pot della musica italiana ovvero Napoli (la culla della sperimentazione, della libertà musicale ) con una formazione multidisciplinare che spazia dalla danza alla pittura, dalla recitazione al canto, ha saputo trasformare la sua identità artistica in un ponte tra culture, suoni e lingue diverse.
Iniziamo dall’ascolto di questo Album dove c’è una divertentissima versione di Sweet Georgia Brown, che rende subito l’idea :

La sua vocalità è intensa , con un timbro caldo e avvolgente che può ricordare, a tratti alcune sfumature di artisti come Céu o Noa – artiste capaci di raccontare il proprio mondo interiore e culturale attraverso il canto. In altre parole è un risultato interessante della storia della vocalità Jazz e della musica leggera contemporanea, che a tratti ha momenti di belting alla Dianne Reeves, a volte e candida come i colori che ho percepito in Ada Montellanico e a volte forte ed intensa come la voce di Maria Pia de Vito…tutto questo assieme alla sua personalità!
Letizia si accende quando riprende lo stile napoletano, destreggiandosi tra un timbro caldo, elegante,e pulito, ma anche audace nella sua intesità come quando serve farsi sentire. Non serve scat in questo caso. La sua è una forte identità “mediterranea” e basta a raccontare il suo mondo che crea fusione tra generi e lingue.

Il suo debutto internazionale è avvenuto grazie a quello che a noi comuni mortali suona mistico, e cioè l’incontro con il batterista e produttore Lenny White (Chick Corea, Stanley Clarke), che ha prodotto il suo primo album Introducing Letizia Gambi (2012), con ospiti del calibro di Ron Carter e Gato Barbieri. Lo trovate qui: https://open.spotify.com/intl-it/album/2IGrRTFPDQRHIjDFYmWeWC?si=z84wdyb4T1ym3AHETAerog

Il secondo lavoro, Blue Monday (2016),lo trovate qui: https://youtu.be/E97q-81cFMc?si=57HmT52n-TDgfZ2X e noterete dalla varietà dei titoli dei brani come possa essere esuberante la sua idea di musica.
Letizia, prosegue poi esplorando brani originali di cui è autrice, e canzoni italiane e napoletane reinterpretate con gusto contemporaneo, anche lavorando su adattamenti linguistici ben studiati e interessanti: sentite queste versioni in inglese di Tu di na Cosa Grande https://www.youtube.com/watch?v=d1Y10nnhrWU o di E Penso a Te, del nostro caro Battisti eseguito al Blue note https://www.youtube.com/watch?v=1XEEaMhU6r4

Non è un’impresa facile, considerando la musicalità e la metrica della nostra lingua, ma Letizia riesce a renderla fluida e naturale, dimostrando che il jazz può parlare anche italiano senza perdere il groove, sentite questo Munasterio E’Santa Chiara mixed con In a sentimental mood https://open.spotify.com/intl-it/track/1ZxDCdOXC97BplZkFyVaIY

Nonostante una perdita improvvisa dell’udito all’orecchio destro nel 2009, ha continuato con determinazione la sua carriera, esibendosi in festival internazionali e fondando nel 2018 il progetto “Letizia Gambi in 3D”, un ensemble tutto al femminile volto a valorizzare le musiciste donne nel jazz.

Il suo percorso resta in pieno fermento creativo, quest’estate è dedicata alla realizzazione del prossimo lavoro (sarà in studio di registrazione a New York).  

Infine, Letizia Gambi è una voce da approfondire: colta, sincera e capace di raccontare storie attraverso mondi diversi – dal Vesuvio a New York…da Partenope a Miami – sempre con eleganza e passione, da ascoltare con un buon bicchiere di vino, rilassandosi dopo una nevrotica giornata di lavoro.

ALTRE INFO

Website : https://www.letiziagambi.com/it/

Youtube : https://www.youtube.com/@LetiziaGambiOfficial

Spotify : https://open.spotify.com/intl-it/artist/1qcXgsfnAoNuCbHpOLTSq9?si=nNV3_PAeSrmW5bOPCUQy8w

Instagram: https://www.instagram.com/letiziagambi/?hl=it

photo credit #RicPic

Eleonora D’Ettole, quando il Jazz accoglie e incanta

Eleonora D’Ettole, una delle voci più interessanti conosciute a Milano,è energia,abnegazione,intensità.
E’una cantante con una lunga formazione e carriera nel canto e nella didattica.
Pensate che inizia i suoi studi nel 1988 a Londra presso la Guildhall School of Music and Drama con insegnanti come Norma Winstone e Scott Stroman…(E si sente)!
Prosegue la formazione con Roberta Gambarini e anche con cantanti lirici, tra cui Flavia Vallega e Nino Tagliareni,Liliana Oliveri. Frequenta la Scuola Civica di Jazz di Milano (1993–1995), un corso di Musica Popolare ad Alessandria, e consegue due lauree in Jazz: una a Torino (2008) e una a Milano (2012). E tutto cio’dovrebbe farvi capire che qualità ha la sua tecnica e anche che parliamo di totale dedizione all’universo Voce!

Dalla sua ricca biografia scopro anche che ha partecipato a numerosi seminari con grandi nomi del Jazz come Norma Winstone, Bob Stoloff, Mark Murphy, Nancy King, Maria Pia De Vito, Diana Torto, Giorgio Gaslini, Sheila Jordan, Michèle Hendricks, Rhiannon, Jay Clayton (vi rendete conto?!?!) esplorando anche la musica brasiliana e la sperimentazione vocale. Questo ha reso ancora più raffinato il suo linguaggio, e lo si sente anche nell’ improvvisazione, dove il suo scat appare molto naturale,divertente ed energetico.
La sua attività artistica spazia dal Latin Jazz alla musica Contemporanea e Popolare, con collaborazioni prestigiose con musicisti italiani e internazionali come Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Basso, Andrea Dulbecco, Gabriele Mirabassi e molti altri.
E tutto questo non poteva che avere dei riconoscimenti, 4 nomination come artista emergente: 2 come formazione dell’anno (con Sellani e Ricci); è stata semifinalista al concorso “W il Jazz” (1998) e finalista con borsa di studio al “Premio Massimo Urbani” (2002). Nello stesso anno ha ricevuto sei nomination al Top Jazz di Musica Jazz come artista emergente e formazione dell’anno.
Nel 2004 le è stato conferito il premio “Donna in Jazz” dall’Associazione Calata Sbarbaro di Savona.

Nel corso della sua carriera, ha collaborato con numerosi musicisti italiani e internazionali di rilievo. In pratica non si è fermata mai: ha calcato palcoscenici prestigiosi, tra cui il Teatro dei Filodrammatici e il Teatro Sociale di Como,si è esibita nei principali Jazz club italiani, e in Jazz Festival come quelli a Gubbio, Moncalieri, Valtidone, partecipando anche a tournée in Cina, Sud America ed Europa.
Ed era lei che c’era nell’organizzazione di-Vociferando-Concerto &Jam Session per cantanti a Milano di successo. Vi ricordate ve ne avevo parlato nella recensione su Daniela Panetta


In ambito discografico ha collaborato a numerosi progetti, tra cui album con John Stowell, Massimo Colombo e Giulio Visibelli, oltre al suo disco “Straight to the heart” con Renato Sellani, https://www.abeatrecords.com/music/shop/straight-to-the-heart/con cui ha una lunga collaborazione.

ELEONORA D'ETTOLE


Uno dei suoi progetti più noti dove esplora il repertorio di standard Jazz classico,è l’album Believe in Spring (2014),
è registrato con Renato Sellani, Marco Antonio Ricci, Stefano Bagnoli, è edito dalla prestigiosa etichetta ABeat. In questo lavoro trovate delle chicche, gli arrangiamenti interessanti,originali, ed emozionanti.
Ha anche lavorato con artisti come Sante Palumbo, Franco Cerri, Riccardo Bianchi e Paolo Alderighi, e recentemente con Roberto Porroni in progetti sulla musica brasiliana e greca.
Ma andiamo ad ascoltare?!! Io qua,scopro che i progetti discografici di Eleonora partono dal 2002; si nota che c’è davvero tanta ricerca del materiale e di cosa si vuole andare a costruire, a comunicare…insomma c’è voglia di provare, sperimentare, esprimere liberamente!
Dal suo disco “Believe in Spring” del 2014, (https://www.youtube.com/watch?v=aLkkzCC6lf0) con un buon intro al disco del maestro Sellani tutto da ascoltare rigorosamente in silenzio e sdraiati…ma,ascoltiamo la brillante versione di Joyspring https://www.youtube.com/watch?v=UoYNmgRD9XA
L’esecuzione si apre con una sezione di scat molto divertente, su swing, in dialogo diretto con le percussioni, prima dell’ingresso del basso. Non c’è il pianoforte in questo brano,attenti: la voce si inserisce nel groove con leggerezza, mantenendo un buon controllo dei volumi e della dinamica. Si apprezza l’uso consapevole della “voce sporca” per aggiungere colore e carattere all’improvvisazione. L’intonazione è stabile, il ritmo ben sostenuto e il gioco tra voce e strumenti crea un’interazione efficace. Un’interpretazione viva, che riesce a fondere tecnica e personalità. E che dire di questa Do you know what it means to miss New Orleans https://music.youtube.com/watch?v=PfJ2q8jzjBU&si=KRC3C3Lt0Zb8qohH in questo brano dal buon groove swing ci si puo’immaginare quanto possa mancare la bella New Orleans, nel testo tutte le immagini ( che a me viene da accostare alla mia città natale )e tramite il suo canto anche noi proviamo quella sana nostalgia, una dolce-amarezza, quello swing che ci fa accettare dove ci troviamo andando avanti con quello che si ha.


Ma ho anche trovato altrove una bella versione di Honeysuckle Rose https://www.youtube.com/watch?v=88xb_FIZ70E brano che scorre con un buon senso dello swing e una vocalità ben integrata nell’ensemble. Nello scat, (dal min 6:20) Eleonora mostra padronanza del linguaggio: i suoni sono ben proiettati, intonati benissimo anche in velocità (io mi gaso per queste cose, scusate!) e il vibrato è usato con misura e giusta intensità, senza esagerare.
Dimostra familiarità con l’intento del brano che deve sempre essere giocoso ma anche tenero e dolciastro, mantenendo coerenza ritmica e melodica. La performance è godibile con un senso di fraseggio fluido e naturale.

Tra quelli che io chiamo standard Italiani, abbiamo qui Tu Si Na Cosa Grande https://www.eleonoradettole.it/video/tu-si-na-cosa-grande-2/ In questa intensa rilettura del celebre brano di Modugno, Eleonora si affida a un dialogo intimo e raffinato con il pianoforte. Il pianista accompagna con sensibilità, arricchendo l’armonia e seguendo con attenzione ogni sfumatura vocale, in un vero e proprio scambio espressivo. La voce di D’Ettole è curata, misurata nelle dinamiche e nell’intensità, capace di evocare lo struggimento e la malinconia tipici della canzone. Alterna momenti di delicata commozione a passaggi più intensi e potenti, mantenendo sempre un tono caldo e coinvolgente. L’estensione vocale è ampia e ben gestita, con passaggi fluidi dal piano al forte che confermano una solida maturità interpretativa…e la poesia del testo tocca anche i cuori più insensibili!

Sapete quanto ami Somewhere Over the Rainbow, vero? E poi c’è questa piccola perla: Moon River. E’un live e so che l’audio non è “da studio”, ma vi invito davvero a fermarvi un momento e ascoltare. Queste due ballad, tra le più celebri di sempre, possono facilmente scivolare nella prevedibilità o nella retorica. Ma Eleonora D’Ettole dimostra di saperle interpretare con delicatezza e autenticità, creando un’atmosfera intima, luminosa e carica di speranza. Anche con un accompagnamento essenziale – chitarra e basso – riesce a dare corpo e profondità al brano, senza mai appesantirlo. Il controllo vocale è saldo, l’intonazione precisa e il fraseggio espressivo: ogni nota sembra cercata e vissuta. La voce, impostata con cura, si muove con naturalezza anche nelle profondità del registro, mantenendo una linea calda e avvolgente. L’estensione è ampia e ben gestita, mentre la pronuncia inglese è chiara e rispettosa del testo, contribuendo a trasmetterne con efficacia il significato. Dal punto di vista espressivo, colpisce la tenerezza sincera e la profondità emotiva che emergono in entrambe le interpretazioni. Le dinamiche, ben costruite, amplificano i contrasti emotivi del testo, e il tempo – lievemente rubato in alcuni passaggi – contribuisce a una sensazione di sospensione e sogno.

Per gli amanti della voce come vero e proprio strumento, capace di adattarsi con naturalezza a linguaggi diversi, questa interpretazione di musica sacra offre una prova sorprendente della versatilità di Eleonora D’Ettole. Lo Stabat Mater – Salve Regina, tratto dall’album Stabat Mater in cinque movimenti per quintetto di Gennaro Luini, rivela una dimensione inedita della sua vocalità, al di fuori del consueto repertorio jazzistico. La voce di Eleonora si fa drammaticamente limpida, avvolgente e intensa, sostenendo con controllo espressivo la tensione emotiva del brano. Il tono è sempre pulito e mai forzato, anche nelle ardite escursioni melodiche: la sua estensione, quasi spericolata in certi passaggi, è affrontata con leggerezza e profondità, contribuendo a un senso di sospensione e sacralità. L’interpretazione trascina l’ascoltatore in una dimensione quasi spirituale, toccando corde intime con una padronanza vocale e una sensibilità interpretativa davvero rare.

Avendo una grande talento nell’ascolto e nella trasmissione del linguaggio jazz; tecnica vocale e stilistica, scat,vocalese, ha sempre lavorato come insegnante e educatrice avendo una ricca carriera tra scuole private e conservatori, infine attualmente è docente di Canto Jazz del Corso di Laurea in Jazz presso il Conservatorio di Brescia.

Vabbè… dopo questa breve panoramica sapete che dovete fare?
Diffondere questa “lieta novella”cioè recensione…. e restate aggiornati tramite i suoi canali social e appena fa un nuovo concerto dal vivo si va a sentirla, sapete com’è… le coccole non bastano mai!

Amici miei, buon Ascolto!

Altre Info

Daniela Pes, racconti onirici oltre Il Jazz

Avete presente la bellezza e la varietà del territorio sardo?
Le sue meraviglie, antiche e nuove?
Un paesaggio così diversificato e dai contrasti forti che tenta disperato di restare puro?
La discografia di oggi detta ancora categorie troppo strette per essere prese in considerazione. Il mercato procede nel suo torpore generale. Ma ci sono artisti che vanno avanti e tirano fuori quello che è davvero moderno e cioè se stessi con tutti i contrasti del caso.
In altre parole,qui siamo un po’lontani dallo solito Jazz-swing- contemporaneo; diciamo che qui si può parlare di Musica Contemporanea e sperimentale, dove il Jazz è la base ma in questa lingua qui si presenta di tutto: suoni provenienti dalla folk sardo, dalla vita personale di Daniela che usa il dialetto, e poi una lingua inventata, composta da frammenti di gallurese, italiano e fonemi creati ex novo…e poi l’elettronica si incontrano e si muovono assieme, generando orizzonti e atmosfere meravigliose.

LIVE Daniela Pes ‪@OGRTorino‬ Ascoltate come tutto l’arrangiamento parte dal basso, dalla semplicità, da suoni molto bassi e sale https://www.youtube.com/watch?v=TtA_yHrVDC4
Qui partiamo in un viaggio nuovo, tutto da scoprire, con ogni brano, un paesaggio emotivo nuovo, sempre parte di un racconto però, che supera questo tempo.

Qui si fanno i conti con il presente, un presente multilinguistico, multi culturale, multi-personale, multi-anima-…multi e basta.

Dalla Biografia scopriamo che: Daniela Pes classe ’92, nata a Ozieri, ha sempre giocato con la musica sin da piccola pensate da quando aveva tre anni…poi ha studiato da autodidatta e si è messa in riga con gli studi, ha conseguito una laurea in Canto Jazz con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Luigi Canepa di Sassari nel 2017. La sua tesi era incentrata su Ella Fitzgerald. Inoltre, ha ricevuto una borsa di studio per i Seminari Estivi di Nuoro Jazz, diretti da Paolo Fresu, che le ha permesso di esibirsi a Time in Jazz e all’Harp Festival di Rio de Janeiro. 

Sentite questa Close to you https://www.youtube.com/watch?v=5ApX_2zLV2U qui si stava per laureare ed era già chiaro dove stesse andando e con quale tenacia e arroganza positiva.

Ed oggi presenta dei progetti attuali: mistico, onirico,vero e se posso dire attraverso una palette di suoni che attinge dappertutto. Neanche riesco a creare un elenco completo di quello che percepisco, tra soluzioni metriche o ritmiche, poi gli arrangiamenti,le armonie così pure,che non cercano artefatti, i suoi discorsi scorrono spontanei, giusti. Ed è proprio quello che sentiamo dentro. Lei tira fuori “Noi” , ci sentiamo colpiti, ci mette davanti alle nostre emozioni reali. Per quanto oscure possano essere…

Ecco ascoltate questo disco che io ho trovato illuminante Spira (2023) https://youtu.be/MszWj039ZvA?si=LfR7LbFvE6B–6-4
​ che è l’album d’esordio della cantautrice: Ci troviamo davanti un’opera che sfida le convenzioni musicali. Pubblicato il 14 aprile 2023 da Tanca Records, etichetta fondata da Iosonouncane, che ne cura anche la produzione, Spira si è aggiudicato il Premio Tenco come Migliore Opera Prima del 2023

La voce di Daniela è onesta: un richiamo, un lamento… e poi una luce, una carezza nella disperazione.Per quanto doloroso questo mondo raccontato nei diversi brani dell’album, ci ritroviamo al sicuro nel colore del suo timbro caldo, intenso, autentico.
Sì, le mie amiche cantanti diranno vabbè, ma questo strascicarsi e trascinarsi, toccare i suoni con questa leggera sofferenza, sporcarli… è così simile al canto sentito oggi in generi pop,o indie e rock, ma Daniela dentro ha molto altro: vediamo il contesto in cui questi suoni sono usati, e l’insieme, le parole che usa e come!
Ed ecco allora un quadro strabiliante, unico,che sa di nuovo!

Daniela Pes – CARME https://www.youtube.com/watch?v=YpzcVXu2L1o&list=RDEMkktf7kuIXKMscos2Cd1m1Q&index=2

La musica si allontana da quel che va di “moda”oggi,ma allo stesso ingloba suoni… e Daniela racconta la sua storia. –
Potrete dire in certi momenti…ma si, è simile ad Elisa anzi no…Bjork, Aurora? No,no…c’è un po’del canto tradizionale sardo…quella lì,come si chiama?
Eh, oh!! Si chiama Daniela Pes e questo suo mondo è unico e originale: va ascoltato per capirlo!

ARCAhttps://www.youtube.com/watch?v=t82rZjeGBsg&list=RDEMkktf7kuIXKMscos2Cd1m1Q&index=4
Troverete dolore; ma poi pace e poi, ancora lacrime e calma, accettazione, perdono.
Ed era tempo che non mi commuovevo ascoltando qualcuno.

Grazie Daniela!

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Maggiori Informazioni qui:
Website
https://www.danielapes.com/?fbclid=PAZXh0bgNhZW0CMTEAAaeeY1phK-Pp0-fDFu32tJvpSUgakvudVUsl9lI85lQ7BKN4pXUgBX8bnyp3wQ_aem_–i80kINYEQEiloxkAifVQ

Instagram https://www.instagram.com/daniela___pes/

Facebook https://www.facebook.com/danielapes.official/?locale=it_IT

Panico Concerti

Daniela Spalletta, spericolata e sacra: viaggio dentro una voce

Soprano intenso, leggero, spericolata direttamente dalla Sicilia, Daniela Spalletta si avvicina alla musica fin da bambina “Perchè da piccola aveva sempre voglia di cantare” e inizia a studiare canto a 14 anni. E prosegue contemporaneamente all’università con il corso di Canto Lirico presso l’Istituto Musicale “V. Bellini” di Caltanissetta. Ma Daniela da come si puo’ ascoltare nei suoi concerti,non ha solo la preparazione della “musica classica”ma una vera ossessione per il canto e le sue verità, dall’estrosità del gioco barocco alla sacralità di canti antichi; tutto rientra nelle sue corde…le piace il concetto di esplorare, giocare con quel suo bellissimo strumento che glielo consente benissimo!
Che poesia! Ascoltate qui: https://www.youtube.com/watch?v=AVq_Z5UuGgQ

Ma se vogliamo sentire l’arte dello scat questa collaborazione ci da molto materiale per gasarci: in pratica una lezione di musicalità D Birth (feat. Urban Fabula) https://youtu.be/uklYgAHpHXw?si=g7cVAu0fvcZ6gPvf

Successivamente, si laurea in Canto Jazz con il massimo dei voti, Menzione e Bacio Accademico presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo. Ma è attenta a tutto,blues,soul, pop, rock, folk…insomma tutto quello che la emoziona, e le comunica qualcosa che anche lei deve comunicare. Nella sua bio si legge che:
“Ha studiato con importanti musicisti come Giovanni Mazzarino, Rosalba Bentivoglio e Vito Giordano, partecipando anche a seminari con artisti del calibro di Steve Swallow e Maria Pia De Vito.” E queste esperienze si sentono tutte, sentite qui questo brano….But not for me https://youtu.be/njSkCGEuQkg?si=zVyMja2iVso76roe

Risulato di questo universo musicale? Ecco ascoltate qui. https://www.youtube.com/watch?v=imQ1cUmtI40&list=PLWd4RIhwF6ut1qPHndaPyDGY3IKD1MOgO Questo concerto si ascolta e si gode interamente in tutte le sue sfumature un po’oscure e misteriose, entusiasmanti scalate e corse armoniche, ritmiche, giochi liberi in tutta la sua magnifica estensione vocale: ho solo una parola: eccitante. Daniela è divertente! Cioè trasmette il senso dell’esistenza con tutte le sue sfumature intense e nevrotiche, dolorose e luminose, spericolate. Sentite qui Far Away https://www.youtube.com/watch?v=QlMcngMTtEk&list=PL0bBPSSOM-tKZzFLL90wuOReq3aZpP2lX&index=9

Daniela ha collaborato con artisti di rilievo come Gegè Telesforo, Enrico Intra, Fabrizio Bosso, Max Ionata e Seamus Blake. Nel 2019 si è classificata al secondo posto al prestigioso “Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition” negli Stati Uniti. ​

Ecco ascoltate qui questa botta di vita: Il Mondo in Testa con Gegè Telesforo…anche noi ora abbiamo ora un mondo poliritmico in testa o no?!? E’un inno! https://www.youtube.com/watch?v=qBp4jQHTdz0

Infine vi lascio col suo ultimo progetto, anzi spedizione verso lo spazio musicale…si non è solo un viaggio…è una preghiera ultraterrena, psichedelica, e dolcissimamente spiazzante Heal me https://www.youtube.com/watch?v=imQ1cUmtI40&list=PLWd4RIhwF6ut1qPHndaPyDGY3IKD1MOgO

Attività didattica

Oltre all’attività artistica, Daniela è anche docente di Canto Jazz presso diversi conservatori italiani, tra cui l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Arturo Toscanini” di Ribera, il Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia e il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. ​

Daniela ha pubblicato tre album da leader:

  • D/Birth (2015)
  • Sikania (2017), con testi in lingua siciliana
  • Per Aspera ad Astra (2021), inserito tra i “100 Greatest Jazz Albums” dalla rivista Jazzit​.

Altre info qui

Per approfondire la sua musica e i suoi progetti, il sito ufficiale: danielaspalletta.it

Instagram https://www.instagram.com/danielaspalletta27/

Facebook https://www.facebook.com/danielaspallettamusica/?locale=it_IT

Youtube https://www.youtube.com/c/DanielaSpalletta

Spotify https://open.spotify.com/intl-it/artist/4pZ9y1HQbossFq7FqwASQn

!! Prossimo concerto vi segnalo a Roma il 30 Aprile- Auditorium Parco della Musica Morricone

Paola Luffarelli, voce, chitarra, e un po’ di… Jazz effervescente

Paola Luffarelli è una chitarrista, compositrice e cantante brianzola, ha studiato presso il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia ed è stata una delle pioniere e beniamine che dagli anni 90 arricchiva la vita musicale dell’area di Milano e dintorni, quando ancora si poteva suonare in giro (senza troppe paranoie economiche ) e c’erano festival e locali e ricchezza culturale viva e vegeta.
Una cantante dalla voce decisa, corposa, capace di ottima estensione vocale e un tecnica rilevante.
Una mente che con altre cantanti italiane Jazz dell’area milanese ( vi avevo parlato di Daniela Panetta no? leggete l’altro articolo allora!) hanno realizzato progetti interessanti che sperimentando senza paura,rendevano viva la scena musicale italiana. Paola è anche la voce dell’ensemble “Vocaland” (info ->https://www.facebook.com/PaolaLuffarelliVocal andEnsemble/?locale=it_IT
La sua scrittura, il suo vivo mondo poetico incontra nel Jazz la massima libertà di espressione. In quest’album Nothing to Lose del 2014 include sia brani del Vocaland ensamble che standard che hanno accesso la fantasia e la creatività di questa incredibile compositrice che non si stanca mai di esplorare e rielaborare scrivendo poi sia in italiano che inglese.
Certo alcuni brani possono risultare difficili per alcuni dei miei lettori legati al pop e alla canzone cantautoriale, quindi dicamo così, che sono abituati a composizioni armonicamente lineari… o “quasi prevedibili” come possono essere gli Standard Jazz suonati mille volte in jam session….mentre quello che di particolare fa Paola e viaggiare letteralmente nell’armonia e nei generi, nelle parole. Per esempio ecco un brano che per caso ho scoperto durante un mio viaggio in Calabria l’anno scorso, mi ha ricordato la varietà e il mistero del cielo all’orizzonte appunto l’effetto chiamato Fata Morgana https://youtu.be/63NFM9r9u2g?si=QBag1RROr23iZE7x

 Paola dice in una intervista (di Carmela Tandurella, Giugno 2015) : “Ma a mio parere oggi il Jazz è da intendersi come sintesi di generi, ricerca di un linguaggio personale e di un rapporto elastico e complementare  tra improvvisazione e scrittura.” Ed è questo che voglio presentarvi con questo articolo oggi. Il Jazz come musica che mangia tutti i generi esistenti e si reinventa perchè personale. Soggettiva. Che respira e si manifesta in base al musicista. Ascoltate questa ballad Spanish Moon https://youtu.be/eLK9htnAO0k?si=3fZsyTegVUmHvy7L

L’album che include brani come “Spanish Moon”, “Esclusivo e necessario” e “Caravan” è un album che accende con entusiasmo la voglia di divertirsi e sognare. Ogni brano che sentirete saranno acrobazie melodiche-armoniche e ritmiche, in brani che come obiettivo hanno divertire con la varietà dell’inaspettato, quel brivido che solo il jazz con i suoi ritmi che mescolano e passano dalla bossa-nova, all’afro, al latin …e anche ammiccanti al tango regala momenti di vita travolgenti e….”Inaferrabili”https://youtu.be/Wjxu717vcbE?si=O0CyAgVK61bHgnvu.

Bando alle ciance, stasera potete rilassarvi così…un buon chai the e…la decisa voce di Paola con l’estro improvvisativo della sua band.

Potete ascoltare e trovare informazioni qui:

FACEBOOK facebook.com https://www.facebook.com/paola.luffarelli/

SPOTIFY open.spotify.com https://open.spotify.com/intl-it/artist/7pqvJrLoazies9UGis8ULn

SOUNDLCOUD soundcloud.com https://soundcloud.com/user-180699845

Intervista https://www.vorrei.org/culture/3196-la-poesia-la-crisi-il-jazz-paola-luffarelli-alla-notte-dei-libri-2015.html

E Youtube con il Vocaland Ensemble :

VOCALAND ENSAMBLE

Simona DeRosa, Jazz partenopeo che abbraccia il mondo

Simona De Rosa è una cantante Jazz italiana originaria di Napoli, nota per la sua voce raffinata e la capacità di connettersi emotivamente con il pubblico e abbracciare con la sua musica culture e paesi di tutto il mondo.

Fin da bambina, Simona ha mostrato il suo talento musicale, iniziando a suonare il pianoforte a 10 anni. Durante l’adolescenza, si è appassionata al canto, esplorando generi diversi, dal classico al pop, fino a scoprire il jazz, che sarebbe diventato la sua grande passione. Ascoltate questa versione di Arrivederci, sentite come inizia il brano con dolcezza e una voce vellutata,e poi come cresce ed esplode in fuochi di artificio di colore e energia…e la band lo sente e la segue creando un’atmosfera di totale meraviglia! https://www.youtube.com/watch?v=Sw9f5R3BnDA&list=PLi-qLYHrMlFBAzD1RIdwYrvFpfMw9yF4h&index=4&ab_channel=PasqualeRenna

Nella sua Bio leggo che dopo una laurea in Scienze Geologiche all’Università Federico II di Napoli, Simona si è trasferita a New York per approfondire gli studi musicali. Qui ha completato un Master in Jazz Performance al Queens College nel 2014 e ha conquistato il pubblico con la sua prime esibizioni nella grande mela…ove lasciatemi vantare, io c’ero! E mi ha lasciato più di una volta a bocca aperta!
Negli Stati Uniti ha quindi collaborato con musicisti di fama, esibendosi in contesti prestigiosi, come il Friars Club di Manhattan, su invito dell’attore e cantante Dominic Chianese.

Un’artista internazionale
Simona ha raccolto successi in tutto il mondo, partecipando a concorsi internazionali e vincendo premi prestigiosi come il Big Band Jazz Competition 2010. Nel 2013, è stata scelta per esibirsi nei “Duke Ellington’s Sacred Concerts” al Colden Auditorium di New York.

Sentite che bella questa ballad originale Vanity shttps://www.youtube.com/watch?v=rWqCqp3G-t0&list=PLi-qLYHrMlFBAzD1RIdwYrvFpfMw9yF4h&index=3&ab_channel=SimonaDeRosa

vedete qui si sente il controllo di una voce collaudata coi i repertori Jazz più difficili…Simona sa cosa vuole e come vuole comunicarla. Davvero splendidi questi toni caldi, in pianissimo, le piccole inflessioni, gli abbelimenti, una voce che si riempe dolcemente di armoniche rendendo il timbro paradisiaco.

Nel 2023, ha intrapreso un tour in Polonia, presentando il suo album “Djenub”, un tributo alle culture del Sud geografico. un link per avere una idea generale https://www.youtube.com/watch?v=RApJQVkgHiY&ab_channel=SimonaDeRosa , qui la canzone che dà il titolo al brano “Djenub” https://open.spotify.com/intl-it/track/1OGr87FLp62QbNWKro12I6
E poi ascoltate qui. Ho scelto di farvi sentire questo brano malinconico e onesto, per farvi sentire le atmosfere intense…chi di voi non si rende conto di avere un’anima stanca?

Simona ha anche vissuto a Pechino, diversi anni e qui ha avuto modo di esplorare nuove sonorità e collaborare con artisti internazionali. Trovate qui una playlist di collaborazioni oltre oceano e non solo…canta anche in cinese: e riempie di tenerezza, e colore e poi potenza questa lingua a noi sconosciuta ma se pronunciata da lei è così emozionante che non importa conoscere il significato https://www.youtube.com/watch?v=CTWvmWHl0p4&list=PLi-qLYHrMlFBAzD1RIdwYrvFpfMw9yF4h&ab_channel=DangXuanLung

Simona è anche un’educatrice appassionata, portando il suo stile unico – una fusione di belcanto e jazz moderno – in scuole e accademie sia negli USA che in Cina e Europa…pensate un po’quanto è avventurosa la nostra Simona!
Daltronde per me la sua tecnica canora è ottima,non darò dettagli tecnici sul sostegno o l’appoggio ecc…ma sentirete chiaramente che la sua voce è briosa, irriverente, spericolata e anche profondamente emozionante. Esempi svariati tra i suoi album di Jazz Standard: Waves e My travel ad esempio.

Nel tempo Simona ha realizzato inoltre diverse Jazz Vocal Masterclass,nel 2023 e 2024 leggo di ulteriori importanti collaborazioni con alcune scuole in Europa, passando anche da Almaty, Kazakistan arrichendo ancora di più il suo universo sonoro.


Insomma ovunque vada questa ragazza è un vulcano di energia e buona musica. Non perdetevela se passa dalla vostra città, vi assicuro un concerto che diverte, arricchisce, e …che scaccia i pensier’!!

Per apprezzare il talento di Simona De Rosa, potete guardare una delle sue esibizioni dal vivo al Jazz at Lincoln Center:

O andare su uno dei suoi canali essendo presente anache su Simona De Rosa Spotify
ricordatevi di aggiungerla alla vostra playlist personale, dalle Ballads al Uptempo è… tutta una meraviglia!

Ultimo album è Feathers (Simona De Rosa & Confusion Project) — pubblicato il 23 marzo 2025. https://open.spotify.com/intl-it/track/44ho1h5MV0c0ioZxGxj3cc moderno e visionario.

Info contatti

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Facebook https://www.facebook.com/simonaderosaofficial

Youtube https://www.youtube.com/@SimonaDeRosa

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I diritti di tutte le foto appartengono ai legittimi proprietari.

Un Viaggio tra Voci & Suoni: “Vociferando”… a Milano!

Milano,12/5/2024

Cominciavo a rinunciarci poi finalmente una buona notizia.
Esiste una Jam Session in stile newyorkese qui a Milano, proprio per le cantanti Jazz! Sia professioniste che amatoriali, studentesse e appassionate.
Con gioia vi racconto che è finalmente successo, e ho potuto cantarci anche io.

Milano, con la sua diversificata e vibrante scena culturale ospita una volta al mese un evento imperdibile per chi come me è alla ricerca di voci nuove del mondo variegato del Jazz: “Vociferando- in a Jamming vocal mood”.
Questo evento è uno showcase,una possibilità, un momento di condivisione per musicisti e cantanti fondamentale e necessario a mio parere… che si sviluppa come concerto e Jam session per cantanti Jazz che celebra la diversità vocale e sonora, e che attira appassionati di musica e curiosi desiderosi di esplorare l’avventuroso mondo dell’improvvisazione Jazzistica, ma non solo!

L’ultimo evento si è tenuto il 12 maggio 2024 in una delle particolarissime location informali e suggestive di Milano, Il “Rob de Matt”.
L’ambiente è stato perfetto per creare un’atmosfera informale,divertente, accogliente. Le luci soffuse, il giardino e l’acustica eccellente hanno contribuito a rendere l’esperienza ancora più magica.

Le performance di “Vociferando” hanno spaziato da esibizioni di cantanti emergenti a veterane del panorama musicale. Ogni artista ha portato sul palco la propria unicità, offrendo al pubblico una vasta gamma di generi e stili vocali. Un momento saliente della serata è stata l’esibizione di Paola Luffarelli, che ha incantato tutti con una voce intensa un repertorio che viaggiava dallo swing esaltante di Pretty Eyes alle ballad più emozionanti, brani come SkyLark, Blue in green e Soaring (Lotus Blossom) di Judy Niemack. Insieme a lei tre meravigliosi musicisti quali Fabrizio Bernasconi, Marco Gamba e Alessio Pacifico.

A seguire la Jam session dove fantastiche voci del panorama milanese si sono susseguite in un gioco musicale via via sempre più difficile:da Claudia Bernath a Margherita Fossati, a Clouzot Clementi e Laura Fedele per concludere con le indimenticabili performance di Daniela Panetta ed Eleonora D’Ettole le organizzatrici dell’evento.

Queste ragazze sanno cos’ è lasciarsi andare e godere ogni istante dell’improvvisazione vocale. Spaziando nel repertorio Jazz classico, swing, bossa, latin, funky… e ravvivandolo ognuna con la sua personalità. Quale scuola di musica può essere una Jam Session. Quale momento di condivisione e comunicazione può essere una Jam Session!

L’organizzazione dell’evento è stata impeccabile, gestita da Daniela Panetta e Eleonora D’Ettole. L’accesso alla venue era ben gestito, e il personale si è dimostrato cordiale e disponibile ma si sa passare una serata al Rob de Matt è come stare in famiglia.

Il pubblico di “Vociferando” era variegato e entusiasta. L’interazione tra gli artisti e i partecipanti ha aggiunto un ulteriore livello di coinvolgimento. Gli spettatori hanno apprezzato la possibilità di avvicinarsi agli artisti durante le pause, creando un senso di comunità e condivisione. “Vociferando” si è rivelato un evento straordinario, capace di unire persone attraverso la potenza della voce e della musica. Milano, ancora una volta, si conferma una città all’avanguardia nel promuovere eventi culturali di alta qualità.
Non vediamo l’ora della prossima serata del “Vociferando Jazz Collective” :
il 23 Giugno e il 12 Luglio, aspettando di assistere a nuove scoperte e talenti emergenti e raccontarvi più nel dettaglio…a Presto.

Info e calendario eventi:

Vociferando Jazz Collective https://www.facebook.com/profile.php?id=100093192097369

Ascolti-video https://www.facebook.com/100093192097369/videos/749144393702068

Claudia Bernath,un viaggio raffinato tra swing, bossa nova e poesia


Claudia Bernath è una voce che ho scoperto grazie a una serata del 2024 di Vociferando, un progetto che nell’area di Milano, offre sempre incontri con voci interessanti, cantanti preparate e originali, mai noiose.
Claudia porta con sé uno swing elegante, frizzante quando serve e dolce quando interpreta ballate. Dotata di un timbro particolare, dolce ma deciso, caldo un po’ mi ricorda Peggy Lee, ha iniziato presto a cantare, maturando lunga esperienza nei gruppi a cappella e gospel, tra cui il suo ruolo di contralto ne “The Five” dal 2008. Parallelamente, ha lavorato come vocalist e autrice di testi in studi di registrazione a Milano, contribuendo a progetti musicali e jingle pubblicitari per marchi come Nescafé, Giulietta e Fiat 500.

Tra le sue interpretazioni più conosciute di natura break’n’bossa/lounge ci sono “Blue Night in Africa” (https://open.spotify.com/intl-it/track/1rWWXrAHMtMDCJYiHtAOud?si=9b8abe3ea7dd4c3c) e il singolo “Spread Your Love” (https://open.spotify.com/intl-it/track/5VZAcATqSaxe8z675WoR95?si=f19fdbd90da14fa8), entrambi tratti dall’album “Several People” di Marco Bianchi e Paolo Fedreghini. Quest’ultimo è stato anche incluso nella programmazione di Radio Monte Carlo.

Claudia oggi guida il suo quartetto Jazz, che propone un repertorio eclettico: bossa nova, swing, ma anche gioielli della canzone italiana dagli anni ’40 a oggi.
Vi invito ad ascoltare la sua “Cheek to Cheek” (https://www.youtube.com/watch?v=kM7SARIDqIY ): sentite che bello swing, divertente, libero e potete sentire in questo live, come Claudia si conservi elastica sul tempo,con un groove speciale che danza sulle note con naturalezza!
Oppure ascoltate qui, lasciatevi trasportare da “In cerca di te” (https://www.youtube.com/watch?v=Cn2Y1CtlP2M), dove Claudia inserisce un frizzante stacchetto di “Salt Peanuts” di Dizzy Gillespie: un piccolo gioiello per chi ama il jazz contaminato con la tradizione italiana. E non solo: nella stessa traccia troverete anche citazioni da Tico Tico!

Una vera perla nascosta è “La Felicità” (link youtube ), qui sempre in una performance live, e ancora nella ballad “After You’ve Gone” (link youtube) si può assaporare la morbidezza della sua voce, vellutata e sognante. Claudia affronta tutto con grande naturalezza, interpretando i brani con e energia e creatività.

Se amate le voci autentiche, la raffinatezza dello swing, la contaminazione tra generi e il cuore che traspare da ogni nota, Claudia Bernath è un’artista da scoprire.

Altre Info

Musiqua.it https://www.musiqua.it/band/Claudia-Bernath-quartet-3966

Facebook https://www.facebook.com/claudia.bernath.1

Instagram https://www.instagram.com/bernathclaudia/

Daniela Panetta, Jazz,colore,suoni che raccontano

Nata nei vibranti colori dell’autunno milanese Daniela Panetta è una cantante che, ogni volta che si esibisce porta sul palco vivacità ed incanto, non solo attraverso i colori del suo stile, i capelli corvini e gli occhi ipnotici.
Esplorando più a fondo la sua biografia, si rimane stupiti nel scoprire gli approfonditi studi compiuti e le varie esperienze e collaborazioni con artisti di fama nazionale e internazionale.
Ascoltandola capirete la sua grande energia, il brio, la profondità del suo cuore a suo agio a ricamare con bellezza anche i più malinconici paesaggi sonori.

In breve, Daniela svolge attività concertistica dagli anni’90, dimostrando di trovarsi perfettamente a suo agio con diverse formazioni: musicando in duo, trii, quartetti…ad esempio nel 1994 crea Vocaland con Paola Luffarelli, un quintetto di voci accompagnato da una sezione ritmica (intendo gli strumenti standard, basso, piano, batteria) …poi collabora anche con Big Band ed Orchestra sinfonica.  
Per iniziare i concerti con l’Orchestra Sinfonica G.Verdi di Milano in qualità di voce solista, e ricordo anche i due importantissimi concerti, Uno dedicato ai 50 anni sulla luna e uno alle musiche di Piazzolla (Diretti da Sandro Cerino) breve estratto qui https://www.youtube.com/watch?v=gwY3jC4utfk

Poi vorrei ascoltaste come gioca la sua voce in questa sua Mood Indigo di Duke Ellington e Barney Bigard https://www.youtube.com/watch?v=iccRpNbolio un brano calmo e lento, Piccola pillola storica: di sicuro avrete ascoltato almeno una volta nella vita; il brano del 1930 in origine era strumentale e fu Irving Mills a associarci le parole,sdoganando mille possibilità per il variopinto mondo delle cantanti.
Un brano che, lasciato ad una voce che sa viaggiare e non teme di esplorare, diventa un’altra cosa; la sua voce è intensa, morbida, arriva alle orecchie con una energia folgorante. Vedete come il suo canto si sposa bene con l’orchestra?
Sa come trasportarti altrove…
La sua collaborazione con Sandro Cerino (sassofonista e compositore) inizia nel ‘92 quando le affida la realizzazione di brani musicali di sua composizione; è così che insieme iniziano una lunga collaborazione sia dal vivo che in studio di registrazione. L’album Ampio Respiro (2007), ci regala una serie di esperimenti vincenti,incredibili duetti, come questa canzone che io amo, the Shadow of your smile “pericolosamente” vivace https://www.youtube.com/watch?v=u622shLrKeQ.
Brani registrati a coronare secondo me decenni di progetti e incontri.
Che dire poi di questa ammaliante Love for sale https://open.spotify.com/intl-it/track/2vh8EZVL169QLTcpfDSftq?si=1a9881fe7ba0423c
Dovete ragionare pensando che sono brani eseguiti in duo, quindi per coloro che ascoltano solo la musica della radio potrebbe sembrare azzardato e strano, ma ascoltate come si incontrano, si supportano bene i loro suoni? Facciamo attenzione, ecco,ascoltate il ritmo che cresce? L’energia che sale e …boom, viene voglia di cantare con lei e magari… fare due salti!
Ma Daniela è così: fantasiosa,ricca, musicalmente “elettrica” direi, ascoltate qui Parker’s Madness  https://www.youtube.com/watch?v=it6g7doZ5iY lo “scat”che corre articolandosi in frasi vivaci…parla da solo!
Poi altre atmosfere e magie collaborando sia come arrangiatrice che nella scrittura; suo il testo in inglese ne Il tema di Dany (musiche di Cerino)
link al brano https://www.youtube.com/watch?v=yhMntNQlAIQ
e per gli utenti Spotify, andate Qui
Parla di amore, che con un dolce sogno ti risveglia, ma purtroppo a volte per paura lo si perde e lo si lascia andare, ecco i versi tradotti in italiano per voi:

Un sogno dolcissimo, forma un’ombra intorno a me.
Dolci sorrisi, Gemiti dolci,non scacciare il sonno dagli occhi…
Volano raggi di luna…
Non potevo andare oltre e da lui mi sono nascosta,
la gioia del mio profondo cuore.
C’era un bambino addormentato… temuto,
e tra le sue braccia lo portò lontano, tra i campi suonando il flauto
;
sotto un albero, il suono è tutto… adesso è… muto
.

Giocando e prendendo in prestito un tema dal passato, se si può dire, è straordinaria questa rivisitazione del tema La Follia di A.Corelli a noi familiare (che qualcuno ricorderà anche tra i brani cantati in chiesa negli anni 90! ) ripresa come La follia del 3° Millenio: https://open.spotify.com/intl-it/track/22nZ5UMgP8po0KEUgVdYO4?si=14343e78352645dd perfetta rappresentazione proprio del momento storico che stiamo vivendo,pieno di “variazioni” eccezionali ed eventi inaspettati (e la testa corre alle guerre, a tutta la sofferenza che viviamo in questo periodo) però dove il dolce etereo suono del flauto incontra e cammina, passeggia, a volte danza proprio con la voce di Daniela. Sottolineando che non c’è un vero limite alla capacità di sognare, creare qualcosa di diverso e cambiare pagina… rivoltando e dando vita nuovamente persino ad un brano antico quasi quanto il mondo (Occidentale eh!)

Daniela poi si dedica anche alla musica d’autore lavorando con compositori quali Gaslini: Mr O, (1997) dove Opera e Jazz finalmente si incontrano e intrecciano suoni eterei ma allo stesso tempo sontuosi.
Difficile ma direi senz’altro una sperimentazione contemporanea interessante.
Poi per tutto il decennio incontra e realizza progetti di varia natura, anche sulla musica napoletana riadattata in Jazz e altre collaborazioni:
1996 – Fasi comunicanti (Modern Times)
1998 – En Voyage (con Paola Luffarelli, Caligola)

La ballad  Here’s that rainy day ( che si trova nell’album Percorsi Obbligati-1999 altro album di collaborazioni) https://open.spotify.com/intl-it/track/6OwJzbAJgiJ7xvi1PCBwcT solitamente è quasi struggente, senza speranza, Daniela invece fa risaltare l’aspetto etereo della melodia,una speranza; creando una realtà che racconta di distanze e di delusioni sì, ma rimanendo luminoso, “leggero” come proprio il ricordo di una pioggia sottile, un amore lontano nel tempo e nel cuore ma comunque ancora caro. Oppure omaggi, come quello intenso dedicato a Billie Holiday del 2002 di cui potete leggere nella link in Bio sotto.
Nuovo millennio, nuove collaborazioni ad iniziare da Paolo Conte che la chiama ad incidere come vocalist l’album Razmataz e a partecipare alla relativa tournée internazionale.
Tra le collaborazioni vi invito ad ascoltare questa deliziosa chicca che ho trovato Moon River https://www.youtube.com/watch?v=f1N95rANR1A e questa emozionate No potho Reposare (Chordless Duo).

Nel 2003 realizza in qualità di voce solista e corale l’opera contemporanea, molto sperimentale Metrò Nivasci sulla musica di Antonio Scarano e i testi di Gianvito Pezzella. https://www.youtube.com/watch?v=fThxOhKNEJU&ab_channel=AntonioScarano

Del 2006 è invece il brano Un soffio soltanto assieme al pianista e compositore Gianmario Liuni https://www.youtube.com/watch?v=AeV0VcZdlbc&list=OLAK5uy_nK8H2tKbUETy3HLmOD63VVFiYiKUMq6QU&index=5&ab_channel=GianmarioLiuniTrio-Topic distaccato,etereo come non mai, vicino ad emozioni che semplicemente spesso teniamo nascoste.
Leggo di altre collaborazioni e album:
2002 – Grief in New York (con Domenico Lafasciano, VideoRadio)
2003 – Reveries (con Paolo Conte, CGD)
2003 – Testimone (con Massimo Priviero, XYM)
2003 – Indaco e sabbia (con Roberto Durkovic, Storie di note)
2003 – Pienezza (con Ta Matete Living Music, Art’è)
2006 – Scimmie 25 anni (Pubblicazioni Edel)
2007 – Schegge (con Ivano Malcotti e Sandro Cerino, Edizioni Curci

Vi invito ad approfondire tramite le piattaforme su internet

Nel campo dell’insegnamento, ha svolto attività didattiche sia privata che pubblica. Per circa 12 anni, ha insegnato a Spoleto presso i corsi estivi di Vocal Jazz organizzati da Art Simposia of New York, avendo l’onore di assistere Michele Hendricks. Inoltre, ha avuto l’opportunità di essere vocal coach del cantante dei Red Hot Chili Peppers.
Attualmente, ricopre ruoli presso diverse istituzioni, tra cui l’AICI – Associazione Insegnanti di Canto Italiana, dove svolge il ruolo di Responsabile per le relazioni internazionali. Collabora anche con Musica in Lemine e Nuova Artec, nonché con la MAM (Musical Academy Milano) presso il Teatro Nazionale. È anche formatrice di docenti nazionali al corso “LE 150 ORE” per Insegnanti di Canto, un programma da lei stesso ideato insieme a Giuseppina Cortesi e Silvia Magnani.
Inoltre, Daniela ha tenuto una serie di lezioni online: Sete di Voce, focalizzate sulla tecnica vocale e sull’interpretazione. Ha anche pubblicato due testi molto interessanti, uno dei due raccoglie appunto il costo fatto online. Sono testi che consiglio vivamente di leggere se siete, come me, appassionati di canto o studenti in cerca di approfondimenti. Questi libri integrano gli studi, chiariscono concetti e,contribuiscono a mettere ordine e ispirano la ricerca.

> I segreti della voce – Canto jazz e canto lirico a confronto, con Giuseppina Cortesi, (Aracne, 2016)
>Sete di voce – Piccoli sorsi per attenuarla, tratto dall’omonima rubrica on line che trovate su youtube  (Bookness, 2021.)

Per Info:
-Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Daniela_Panetta
-Bio https://1000notepereducare.jimdofree.com/eventi/voce-a-tutto-coro
-Facebook Daniela Panetta – Art and Teaching
-Spotify Daniela Panetta/spotify
-YouTube canale daniela panetta @dubidu09
-YouTube corso Sete di Voce

A tutti voi amici, Buon ascolto!

Norma Winstone Icona del Jazz Europeo

“I think the only way to learn is to be obsessed” e si sente…nel senso di Feeling…

Norma Winstone, con la sua voce eterea e la sua capacità di trasportare l’ascoltatore in un viaggio emozionale attraverso il jazz, si conferma come una delle voci più influenti e iconiche del panorama jazz europeo.

Ha iniziato come tante, perdendosi tra le note e i colori di Ella Fitzgerald e perdendosi tra le armonie del pianista Oscar Peterson. Maturando gusto e swing con equilibrio.

Per conoscerla, per iniziare a capire vi consiglio l’ascolto di questo standard dove bisogna essere delicati, assaporando la malinconia dell’amore “I loves you Porgie” https://open.spotify.com/intl-it/track/5JuynDUgSFwGcMwI6NLJMj?si=1996df2a2c264e0a sentite ogni nota, ogni parola, come attacca i suoni… Sentite come risaltano chiaramente suono e parole?

In questo brano “Just Sometimes”, con i riferimenti alle armonie del brano “How insesitive” (ma d’accordo è una progressione facilmente riproponibile..)è una delizia… la differenza è che qui c’è qualcosa di luminoso… ad un certo punto ascoltate…(album Stories yet to tell) https://open.spotify.com/intl-it/track/7HJTwroPCxUiDHdkZLHUeY?si=96a700cc8f3e4e7a non è un balsamo sul cuore?
La sua produzione ecco, è caratterizzata da una profonda sensibilità interpretativa, incanta l’udito con la sua fusione di melodia e improvvisazione. Winstone non solo canta le note, ma le trasforma in emozioni tangibili, guidando l’ascoltatore attraverso paesaggi sonori ricchi di sfumature e sfaccettature.

Bellissima poi la collaborazione col caro Fred Hersch, acoltate qui questo Desiderio “Wish”https://open.spotify.com/intl-it/track/0sobAtRV024F2NOm1KDo2m?si=7c9e7b5686644775 entrambi hanno una delicatezza particolare e qui devo dire viene fuori tanto…rilassatevi e fatevi trasportare . Le lacrime sono libere di uscire eh…

La sua abilità nel comunicare attraverso la musica è evidente in ogni traccia, dove la sua voce si fonde in armonia con gli strumenti, creando un’esperienza coinvolgente e avvincente per chiunque ascolti. La sua interpretazione delle parole è magistrale, trasmettendo profondità emotiva e intelligenza musicale.

Facile infatti ritrovarla a fare brani diversi, per esempio di abili songwriters, rivisitandoli come solo lei sa fare: ascoltate questa di Nick Drake https://www.youtube.com/watch?v=6HiSZp956BY “Time Of No Reply ” ma l’ho”beccata” che ha eseguito brani di her majesty Joni Mitchell, Paul Simon, Paul McCartney…

Ovviamente poi sapete che le cantanti jazz si offrono a volte come “strumento”? facendo dei semplici suoni,senza parole, ecco vedete vengono pensate come se fossero dei sax o delle trombe o flauti…quindi diventano prorio uno strumento… un po’come sentite nei brani dei film,come fa Morricone. Ecco qui un esempio dove c’è tutto: calma, crescendi,lentezza, ritmo più insistente, si tratta di “Part 6 – Consolation” un brano dall’album con Kenny Wheeler https://open.spotify.com/intl-it/track/0sobAtRV024F2NOm1KDo2m?si=24444bdca9434d73 Music for large and small ensamble https://open.spotify.com/intl-it/album/0Az6fSfHF423PVLvqitrWz?si=ms93b2YPQt-sriYwPf2MgQ a farvi capire le possibilità che una voce ha quando si occupa di Jazz. Proprio pura libertà

Con una carriera così ricca di esperienze e collaborazioni con alcuni dei più grandi nomi del jazz, Norma Winstone continua a stupire e ad ispirare con la sua arte. Il suo contributo al mondo della musica non può essere sottovalutato; è una vera e propria leggenda vivente del jazz.

L’ultimo lavoro di Norma Winstone https://open.spotify.com/intl-it/album/3Z6vu0x5w1bGT8bzfg6Gya il suo ” Descansado- Songs for films”, il suo “Riposo” , un’opera che cattura l’anima del jazz, brani da “Il postino,” “Malena” “Amarcord” “Romeo and Juliet” oppure da “Ieri,Oggi,Domani”offreno un viaggio musicale che lascia un’impronta indelebile nel cuore di chiunque lo ascolti. Brani di svariata derivazione…è imperdibile per gli amanti della buona musica e un tributo alla maestria di una delle voci più iconiche del nostro tempo.

ALTRE INFO

Website https://www.normawinstone.com/

Vi metto qui la discografia

  • 1972 – Edge of Time
  • 1987 – Somewhere Called Home https://open.spotify.com/intl-it/track/16DH5TwcSXBpfpYwXpRjnZ?si=c1c4915b2245470b
  • 1990 – M.A.P. (con John Wolfe Brennan)
  • 1993 – Far to Go
  • 1995 – Well Kept Secret
  • 1997 – Siren’s Song (con Kenny Wheeler)
  • 1998 – Manhattan in the Rain
  • 1999 – Like Song, Like Weather (con John Taylor)
  • 2003 – Songs & Lullabies (con Fred Hersch)
  • 2003 – Chamber Music
  • 2006 – It’s Later Than You Think (con la NDR Big Band)
  • 2006 – Children of Time (con Michael Garrick)
  • 2007 – Amoroso… ..Only More So (con Stan Tracey)
  • 2008 – Distances
  • 2009 – Yet Another Spring (con Michael Garrick)
  • 2010 – Stories Yet to Tell
  • 2013 – Mirrors (con Kenny Wheeler)
  • 2014 – Dance Without Answer
  • 2018 – Descansado: Songs for Films

Album dal vivo

  • 1985 – Live at Roncella Jonica (con Kenny Wheeler)
  • Nel 1987 ha pubblicato l’album Somewhere Called Home, considerato un classico della musica jazz britannica. Nel 2001 ha vinto un BBC Jazz Award[4] e nel 2007 è diventata Membro dell’Impero Britannico per i suoi contributi in ambito musicale. Nel 2013 è stata riconosciuta dalla Royal Academy of Music[5] e due anni più tardi dalla Ivors Academy.(cit.Wikipedia)