Ascoltando un po’ di Bossa Nova negli ultimi tempi, cercando voci italiane degne ecco, mi è capitata questa meravigliosa cantante nata a Milano da madre francese e padre italiano, #PatriziaDiMalta. Ha avuto occasione di trascorrere l’adolescenza in Brasile dove si trasferisce con i genitori “giusto il tempo” di assorbire la gioia, la “saudade”, i ritmi e melodie della variegata cultura brasiliana che quando ti tocca ti trasforma in qualche modo anche corpo- stomaco-cuore-mente: la voce. Poi di ritorno in Italia, studia canto con il soprano Mary Lindsey…ma parliamo di una voce naturale che da piccolina già si faceva ascoltare cantando storiche canzoni italiane diventate “standard”.
Personalità forte e decisa, le sue esibizioni sono energia pura, esempio?! Menino das Laranjashttps://www.youtube.com/watch?v=-zkXcns6a0E Ma non si limita a questo, ha anche curato l’antologia di racconti Sex’n’Bossa (Mondadori, 2005) in cui figurano alcuni tra i maggiori autori brasiliani contemporanei. Una curiosità alcuni di voi l’hanno già ascoltata quando era parte della band Gruppo Italiano che produsse la hit Tropicana ve la ricordate?!
Leggo che nel settembre 2018 lavora al progetto Accordeonica, in trio con chitarra, fisarmonica e percussione di cui esiste l’album e che ha poi portato in giro per l’Europa.
Patrizia ha lavorato a diversi progetti come autrice sia Pop che World Music, quella che io amo chiamare Musica etnica, dove c’è la libertà di fare musica usando sonorità e idee provenienti dalle culture che si è incontrato/ascoltato…ma il legame con la musica brasiliana è forte. E ora infatti è possibile ascoltarla raccontare di Elis Regina, icona storica della musica brasiliana spentasi troppo presto.
Insomma entrate nel suo mondo e sarà come aver attraversato l’oceano a raggiungere il Pan de Azucar. Insisto nel dire di non perdervi l’ultimo progetto dedicato al repertorio di Elis Regina, una delle più emozionanti voci nel panorama brasiliano. Sicuramente renderà più sopportabile questo autunnale ritorno a lavoro…!
Bisogna saper andare d’accordo. Discutere senza urlarsi contro, poi esprimere la propria idea senza parlare uno sopra l’altro. Dosando i volumi della voce. Saper stare in silenzio e ascoltare il prossimo. Immaginate un mondo dove ognuno ha qualcosa da dire ma si riesce a comunicare con calma, capendo tutto quello che l’altro ha dentro…poi senza intoppi, storture o incomprensioni, dialogare. Bè e questo è cantare assieme, in duo, trio, quartetto, coro! Tutti all’unisono, o quasi inseguendosi, frase dopo frase, nota dopo nota… tutto diventa con una canzone, un dialogo sereno e divertente! Tutto ciò per dirvi che è questo che vedo nelle meravigliose Le Croque Madame. Armonia, divertimento e “Sympathique” https://www.youtube.com/watch?v=W95GUjXlllo
La musica corale è una danza di anime, ecco ascoltate questo esempio:https://www.facebook.com/reel/314656544369154 questa è parte dell’ esibizione al Festival In Mezzo Scorre il Fiume, a Castel San Pietro Terme, Agosto. Un originale trio vocale,che si esibisce vertiginosamente senza strumenti (concetto che sarebbe alla base di un trio vocale eh!), formato nella piovosa estate 2015 dalle 3 solari voci di Debora Bettoli, Sabrina Mungari, Ilaria Petrantuono che danno vita ad uno spettacolo variegato, molto ricco e ricercato. Presentando canti da tutto il mondo, pop, Jazz,Bossa nova e folklore popolare come con questa “Senhora do Almortão”(1968),https://www.youtube.com/watch?v=Wo0EJoRKuzo canzone popolare tradizionale di Beira Baixa,(provincia del Portogallo) registrata da José Afonso in alcuni dei suoi album più famosi (vi lascio fare una amabile ricerca in solitario…). La versione del trio senz’altro incanta col quel suo sapore caldo e dirompente, direi primitivo che rimanda alla terra, al regno contandino, alla natura, sfruttando l’immagine sonora dei tamburi, che dall’antichità rappresentano il ventre materno e la nascita.
Il trio si è esibito per diversi eventi pubblici e privati in Italia, ma di questo trovate informazioni nella loro Biografia. Passiamo ora a questo frizzante pezzo in una esibizione dal vivo a Luglio: https://fb.watch/f73Dxog6db/ Eccitante no? Le Croque Madame sono come quel buon toast francese da cui prende ispirazione per il nome… Questo brano fa “scrocchiarellare” lo spirito! Le loro voci all’unisono precise e vigorose con i loro arrangiamenti particolari, raccontano di emozioni comuni, profonde, che attraverso la musica risuonano nell’anima e si potenziano all’infinito. E se una delle cantanti esprime il suo amore attraverso suoni dolci,puri,vellutati? Le altre faranno risonanza a quel canto; allora, immaginate con quanta potenza arriva il loro messaggio al cuore ?! Come un diamante allo stato grezzo. Se capitate nella accogliente Emilia Romagna cercatele, non perdetevi una serata in loro compagnia.
Per altre info su questo amabile trio vocale andate qui > Le Croque Madame
Oggi vi parlo di questa meravigliosa anima antica e canterina Serena Ferrara. Di origine siciliana, insegna ed ho avuto la fortuna di conoscerla e ascoltarla qui a Milano, con il suo trio che ha aperto la vocal Jam Session per il II° appuntamento di “Vociferando”al Rob de Matt, a Luglio. ( Ecco un breve estratto di una sua impro Impro al Rob De Matt )
Serena Ferrara quartet al Rob De Matt
Mi ha affascinato appena ha messo piede sul palco, con i suoi ricci, il suo abito semplice che ricordava una dea greca, il suo sorriso luminoso e il tono della voce così ricco di colori…quanta profondità emotiva…poi allegria e spensieratezza! Il repertorio presentato raccontava attraverso famosi standard Jazz dagli arrangiamenti ricercati, il suo lungo e variopinto percorso musicale, affascinando noi ascoltatori ad ogni improvvisazione.
Parlando di biografia, è diplomata presso i Civici Corsi di Jazz di Milano ed ha approfondito gli studi dedicati alla voce, al Jazz, alle sue radici afroamericane fino ad arrivare alla musica africana! Scoperto questo, mi sono innamorata subito di lei. Perchè questo tipo di ricerca mi entusiasma tanto e poi quella è l’origine, la base di tutto quello che per noi è musica oggi! Ovviamente come sempre vi rimando alla ricca biografia presente sul suo sito per approfondire il suo articolato percorso di studi, fatto di lauree conquistate col massimo dei voti, di concorsi, borse di studio prestigiose, premi ecc, tutti a riconoscere il suo evidente talento e la sua vena di ricercatrice.
Parlando di voce si tratta di un mezzosoprano molto agile nella gestione dei “registri” e degli effetti; Serena infatti riesce a includere sonorità diverse,mescolando il folk legato al dialetto siculo, all’afro ma anche all’inglese, il portoghese ecc. Ha un’ampia estensione e in certe sonorità “arabeggianti” rimanda alla flessibilità del soprano, ecco un ascolto:Timurhttps://open.spotify.com/track/19d80NxYZi9hA5wW4UyOVN?si=1d42331097d74e77 Attraverso le interpretazioni, gli arrangiamenti e le improvvisazioni viene fuori il suo talento e il suo gusto…si sente che ha ascoltato con attenzione e appreso dai maestri del Jazz e non solo. Il suo background, il suo repertorio è assai vasto, si sente nelle scelte inmprovvisative e interpretative che fa… e ho appreso che grazie a questa sua versatilità ha avuto collaborazioni di ogni tipo.
Parlando di musica, immergiamoci in questo suo variopinto mondo sonoro. Partiamo dal suo ultimo progetto Kemana del 2022 (ho trovato una presentazione del progetto qui https://www.youtube.com/watch?v=VRxMZx_fFDE (ah poi, prima di leggere andate qui e cliccate e ascolatte tutto l’album! Non preoccupatevi scorre con facilità. )
Kemana
Quest album stupisce per la sua capacità di mescolare sonorità folkloristiche spagnole/portoghesi quindi latine e italiane,(Portami la luna https://www.youtube.com/watch?v=fNznpEAS6FM ) che si intrecciano al Jazz creando paesaggi sonori accesi, avventurosi, calorosi a volte nostalgici… che ti accolgono con un abbraccio e allo stesso ti spingono a viaggiare lontano…A piedi nudi https://www.youtube.com/watch?v=o5WjXxS5Mo4
Qui col brano Dia Dia invece sento il vento https://open.spotify.com/album/1d572o3doChXRdgAbvjbhn e siamo sollevati da un onda dal maestrale, ad ammirare l’orizzonte. In questo insieme di voci,linguaggi e dialetti, con questa chitarra libera, spericolata, ed il flauto “spensierato” che a volte sembra saltellare gioiosamente si”dipingono” i contorni delle nostre terre, le radici della nostra cultura, regalando infine un universale senso di appartenenza, di uguaglianza.
Scopro poi che questo percorso Serena lo aveva iniziato già nel lontano 2013, con il progetto Zancle !
Zancle
Strutturato sulla stessa scia poetico-estetica, facilitando l’incontro di artisti di diversa provenienza, Zancle mette insieme altri racconti, altre favole e scenari. Forse questo album al primo ascolto è più legato alla musicalità siciliana (che le appartiene) ma col Jazz e la sua radice africana prende una direzione molto più ampia; ascoltate qui Angamenehttps://www.youtube.com/watch?v=wQOteTiwtTs esplode tutto in un mondo colorato,di suoni contemporanei ed allo stesso tempo primitivi. Poi ascoltate questa Çiuscia https://open.spotify.com/track/1TYMQaTWi3EjwoJuBv8tMp?si=05e558dde78141a5 o immergetevi nelle nostalgiche melodie di Annablu https://www.youtube.com/watch?v=Fgi4RbEMP-8
Trovo che questo tipo di musica così cangiante sia davvero adatta a questa torrida ma anche temporalesca Estate…cioè, ve lo immaginate un concerto in qualche anfiteatro in Sicilia o Calabria o magari in Puglia tra ulivi secolari, magari in una notte stellata, accompagnato da danze e balli? Ma sono sogni e so bene che è difficile che questa musica arrivi nelle piazze di certe rassegne …ma la butto lì…magari qualcuno legge e mi fa felice.
Passando oltre…ora vi parlo anche di un altro progetto per chi come me ama la sperimentazione vocale, le mille possibilità della voce come sturmento, e ama divertirsi con le improvvisazioni alla Bobby MccFerrin, ed è questo “coro circolare” (circle choir) di fama internazionale gli Elephant Claps https://www.facebook.com/elephantclaps/?locale=it_ITil gruppo vocale milanese nato nel 2016. La band è composta da 3 voci femminili + 2 voci maschili + beatbox, ve le elenco in ordine di tipo: Mila Trani – soprano Serena Ferrara – mezzo soprano Naima Faraò – contralto Gianmarco Trevisan – tenor Matteo Rossetti – bass André Michel Arraiz Rivas – beat box
Primo album nel 2017, ad oggi il gruppo conta un successo sempre crescente data l’originalità ma soprattutto l’innegabile energia che sprigionano queste voci. “Ogni testa è un mondo” si dice e qui ogni musicista è un pianeta a sè ma… insieme fanno una galassia meravigliosa! “Prendendo in mano” il disco Bouganville (già dal titolo si tratta di un esplosione di colore a cielo aperto) andiamo ad ascoltare questa Mi Cabeza https://open.spotify.com/album/5OjA7YhvQaAzTZP3uYxGab?si=-rmM3AikRaGUMNJhu-fM4g&nd=1 che per me dovrebbe diventare presto un inno alla multiculturalità figlia dello scambio di popolazioni, caratteristico di questo secolo: è davvero una canzone positiva e di inclusione, tecnicamente a livello musicale gestita benissimo da ogni voce! L’ intonazione è pulita, il senso del ritmo è coinvolgente, risonanze al posto giusto, volumi e dinamiche misurate,voci che incantano. Oppure ascoltate Think Positive o la groovosa Fela davvero incisive, ritmicamente ineccepibili. Insomma in altre parole, non si può fare a meno di battere il piedino…e sentire una scossa di energia lungo tutto il corpo!
Ma in quel dell’Emilia Romagna che vi danno durante l’allattamento, musica liquida? Frullato di note?!
Ecco, parliamo della bravissima ed elegante Lorena Fontana. Dal Jazz a Guccini, (Album Guccini in Jazz ), dalla musica popolare brasiliana al tango(con brani in Italiano! Cercate Oblivion!!) Una lunga carriera che ha portato questa voce elegante, precisa,calma e decisa a sperimentare di tutto. Anche il canto classico, collaborando con tanti artisti diversi, anche oltreoceano! Ascoltate qui in duo https://youtu.be/Js52zAzdWvk con Paolo Fresu (tromba).
Poi gestisce con dedizione e successo una cattedra al conservatorio di Mantova di canto Jazz. Ha scritto un metodo di canto…Manuale-completo-canto Insomma, una lunga carriera e tanti diversi progetti ma tutti studiati con amore, ben curati nella produzione e brani cantati con passione,intelligenza, senza troppi orpelli inutili. Essenziale è Lorena, e quando serve densa e calda è la sua voce. In questo brano la sua “visione” illuminante https://youtu.be/XucK3F6KpwI…
In questo brano Music is an Isle tutta la forza del ruolo di salvezza delle arti, della musica https://www.youtube.com/watch?v=YLpassP9LRg… sia per l’artista in quanto tale, sia per l’artista essere umano come tanti.
Dal punto di vista tecnico, sia esecutivo che espressivo non ho mai visto qualcuno in grado di cantare così bene in tante lingue diverse https://www.youtube.com/watch?v=SgkKNTClam0 Aguanillé 1996 ed avere così tanta musicalità ed inventiva nell’ideare progetti e sperimentazioni importanti tenendo testa alla realizzazione di ogni singolo dettaglio con risultati così eccellenti; addirittura, includendo l’adattamento in italiano di brani stranieri! Ho letto la sua biografia e sono rimasta affascinata.
Ho ascoltato interviste e poi i suoi progetti ed ho capito cosa significa essere cantanti professioniste. Sentire la chiamata. Grande Lorena, sei generosa sia umanamente che musicalmente…e resterai senza dubbio nella storia delle voci italiane più belle.