Martina DaSilva, this is The sound of Music

Oggi è una giornata così, un po’ calda per essere Febbraio e inizio a immaginare come sarà da adesso in poi la vita a con questo clima caldo. Il cappotto di mia madre, di gran marca, ereditato con tanto amore, non servirà più immagino,tra qualche anno, spero più in là possibile…ma oggi pensavo, sono così figa vestita così,pantaloni di lana larghi, stivale, maglioncino aderente-collo alto e questo enorme cappotto che mi abbraccia come mia madre e consola. Cosa potrei ascoltare per accompagnare questo momento? Queste ore..?
Scrollando la lista su Spotify mi capita questa meravigliosa voce, calda, che abbraccia proprio come fa questo cappotto…ecco Martina daSilva, https://open.spotify.com/intl-it/track/4Cm4CKQCpa8DMijiUlkCh5?si=8b4f9ff91fda4ecd

Questa canzone si chiama My Universe, e sembra di essere in paradiso! Timbro scuro e caldo, ma pronuncia del testo cristallina, pulita, intensa.
Avendo ascoltato lei solitamente in brani Bossa, o attraverso la Post Modern Juke Box, non avevo inteso che avesse poi ineffetti prodotto altro. Già con quelle formazioni e in quel progetto aveva dato idea della sua bravura…ma questo brano mi ha spiazzato. Ditemi voi se non è così?!

Ma parliamo un po’di lei, Martina DaSilva è una cantante ma anche abbastanza sveglia da essere compositrice e arrangiatrice Jazz. E il fatto che dobbiamo farlo tutte prima o poi, non significa che uno ci riesca bene,ma lei, caspita, è fantastica, la sua musicalità è brillante. Resta semplice ma incisiva; soprende la pulizia, il calore dei suoi arrangiamenti, il brio. Sentite questo standard I cover the waterfront https://open.spotify.com/intl-it/track/5edoyW2w5uv5spVJOML1Tw?si=0f6ec09b414d459f come è dolce?Ma con quel tocco luminoso e fascinoso tipico del Jazz; così moderna nella consegna del testo e della sua metrica che solitamente risulta molto ripetitiva in questa canzone, bene lei riesce a trasformarla, diventa un suo vestito e c’è tutto:groove, sensualità, dolcezza e nostalgia.
Questo non solo grazie al canto e al suo “stare sul tempo”, ma l’interplay con la band che la segue e, come lei, risultano molto ispirati.

Leggendo la sua bio (se volete approfondire https://en.wikipedia.org/wiki/Martina_DaSilva)
vi informo che tra i progetti di questa newyorkese DOC, degna figlia di padre brasiliano e madre americana ( il soul saudadico che esprime, viene da loro), è suo il progetto in duo “The Ladybugs” creata proprio nel 2013(mentre io rientravo da NY) ed è nata da una semplice idea, un duo che puo’tutto, senza considerare generi o messaggi intrinseci complicati, si canta quel che si vuole, che piace: ecco ascoltate questa magica versione When you wish upon a star https://www.youtube.com/watch?v=3vvYb9U1LPM e perdetevi nell’immensità dell’armonizzazione e dello sviluppo ritmico della canzone…che viaggio! Martina ha poi lavorato con vari artisti della scena contemporanea, come Jon Batiste, Postmodern Jukebox, le infuocatissime, groovose Gunhild Carling (una cantante e polistrumentista svedese, leader del gruppo musicale Jazz Gunhild Carling Swing Band) e Bria Skonberg(trombettista e cantante jazz canadese.) voglio dire guardate quanti dischi!
Vi consiglio, per i vostri party/dinner,e momenti relax, gli album figli del periodo di clausura del Covid,chiamati Living Room (n.1,2,3…)

https://open.spotify.com/search/living%20room%20martina%20da%20silva dove incontrandosi con vari artisti della scena, raccoglie e riarrangia brani di diversa provenienza: non si può parlare di Jazz solamente …credo ad una certa, non puoi parlare di categorie, qui si fa Musica e basta!
Si passa dal pop anni ’90 delle Spice Girls a brani top della bossa, del soul, anche dei mitici anni 50,60 ecc passando per canzoni di Natale !
Sorprendete gli amici a cena, meh !!
Ma questa versione della mitica The sound of music (dal musical Tutti insieme appassionatamente) ?! https://www.youtube.com/watch?v=cXCeGbegwsQ
Questa rivisitazione è interessante, trasporta in tutt’altro paesaggio sonoro e immaginativo, se chiudete gli occhi, non sono le colline di Julie…certo,non avrei mai pensato a questo tipo di approccio comunicativa con questo brano, da parte di nessuno, forse perchè Julie Andrews, un’icona, ha reso intoccabile questo brano…ma Martina come dico sempre io, se ne “sbatte” e crea qualcosa di suo e introspettivo e quindi poi si accede al meraviglioso.
Martina vanta infine, partecipazioni a progetti anche teatrali e collaborazioni fuori dagli schemi della “cantante Jazz”, e quindi, per sognare con me in queste “calde giornate” di Febbraio…tra un carnevale e un san Valentino, vi invito ad approfondire voi, usando le varie piattaforme social per conoscerla meglio, e vedere live e avere info sui suoi concerti per ora solo in America.
Buon ascolto.

2021-live

Camilla Barbarito, improvvisazione che abbraccia il mondo

Credo che ognuno di noi abbia la spinta creativa che si merita, e questa non deve conoscere pigrizia però, altrimenti si resta immobili, e allora? Viaggio e ricerca! E “La Marvelous Ms Barbarito” sposa questa mia visione.

Camilla Barbarito è una cantante e performer milanese. Affonda le sue radici nello studio del canto (anche sperimentale) e nel teatro, in un contesto come la “realtà /melting pot” di Milano di questi ultimi 40 anni.
Ha iniziato subito una carriera di viaggi&musica che ha stimolato la sua curiosità andando in Africa inzialmente, e poi ne è conseguita una ricerca “etnomusicologica” esplorando sonorità greche, balcaniche (e Rom), portoghesi, argentine … insomma oltre il Jazz; collaborando conseguentemente con diversi favolosi artisti italiani come Paolino Dalla Porta, Renata Ciaravino e Renato Gabrielli, etc… ed ensemble musicali variegati con partecipazioni di musici provenienti da mezzo mondo… e poi,porta avanti progetti sia teatrali ed educativi..partecipando attivamente alla vita cittadina. Dalla sua Bio si legge: Insieme a Fabio Marconi è direttrice artistica della rassegna musicale La Cura di Dioniso per Van-Ghè Ambulatorio d’Arte, Cantare Incantare Incontrarsi per Artepassante, e S’i’ fosse foco per Sciami Cromatici. Vi consiglio di approfondire dal suo sito per capirne la natura e alla bio per approfondire altre interessanti attività.

Ma allora perchè aggiungere un’artista come Camilla a questo blog di cantanti Jazz? Perchè non bisogna scordarsi che il Jazz è stato il La per abbracciare e capire la mescolanza di culture musicali diverse, d’altronde era la musica popolare dei primi anni del 900 a sua volta frutta di mescolanze italiane, francesi, africane. Quindi se sentiamo influenze jazzy/soul anni 50 in questa voce non ci possiamo stupire!
In questo pezzo Camilla sposa bene la lezione di Mina sui pianissimi, dolci e raffinati, o suoni sforzati, cupi, sporcati da un dolore silenzioso e sottile, con tutto il riferimento stilistico dell’epoca si ma associato e affinato a suoni assolutamente moderni e raffinati https://www.youtube.com/watch?v=NUBNaWa0P6M&list=RDEMh_h7tCD65YT7N2LUY71JMA&start_radio=1
ah, e poi dico…improvvisa con il registro del fischio (spostati Mariah Carey ?!) forse ci ricorda un po’Rachelle Ferrell? No, ma è un’altro approccio completamente…inginocchiamoci dai,stop.

Ma dicevo, è anche vero che sentiamo l’influenza della musica africana che è alla base della musica Jazz no?
E allora che succede se Camilla viaggia, impara la lezione e apporta alla nostra cultura quei ritmi e metri, mescolandolo con le altre? Ascoltate qui questi brani sempre parte della realizzazione del progetto Sentimento Popolare https://camillabarbaritofelmayrecords.bandcamp.com/album/sentimento-popolare-vol-2 che spazia appunto anche in altri “stili” come la musica balcanica e greca, al fado …poi, non individuo più un genere o stile, ad un certo punto è tutto troppo meravigliosamente mescolato proprio come la nostra società oggi.
Vedete quanta bellezza musicale nell’ incontrare “l’altro” e ritrovarsi dalla stessa parte, con lo stesso proposito di denuncia sociale? Ascoltate questa Il Lamento di un Servo https://camillabarbaritofelmayrecords.bandcamp.com/track/lamento-di-un-servo

Per dirne un’altra, tra le cose che sognavo all’università era di riuscire a gestire la voce così bene da cantare qualsiasi cosa, fare sperimentazione vocale e approfittare della musica di altri paesi per raccontare la verità, il dolore, la vita di altri esseri umani che magari vivono gli stessi tormenti ma in altre latitudini, con lo scopo di guarire, alleggerire la vita. E Camilla fa questo. Ma va oltre! Trascende in alcuni brani, ascoltate questa Aria di Neve, con un pianoforte che rimembra l’800 romantico ma diventa contemporaneo nella voce che usa colori moderni https://www.youtube.com/watch?v=oSbGy5KVaoU sentite

Ho già inventato
Mille parole nuove
Per i tuoi occhi
Più di mille canzoni nuove
Che tu non canti mai

Davvero a tratti è tutto estremamente complesso nella forma ma semplice nella comprensione, nell’ascolto. La sua musica è spavalda, ma anche delicata e attenta, consolatrice…ad esempio, ascoltate che viaggio si compie in questa Notte Fonda https://camillabarbaritofelmayrecords.bandcamp.com/track/notte-fonda

Dotata di profonda sensibilità nell’ascoltare, recepire è in grado di improvvisare in modo innovativo,ricco, articolato,misurato quando serve, e poi tecnicamente, nel mescolare registri e stili sa imitare gli strumenti,e anche suoni non umani (!!): la sua è una tecnica eccezionale, da trovare raramente…una grande estensione, un ottimo controllo del fiato nei suoni più gentili così come nei più grevi e arrabbiati. Sento una anima originale, qui, in questa mescolanza senza veli, o filtri sentite qui: I Mangues Then Iparhoun Pia https://www.youtube.com/watch?v=jkXyhz_LlMs&list=OLAK5uy_mVg8FRDD6E2OYtdAIdZXlQhoRN3QKgNsk&index=3 sempre col fine di raccontare una storia o sollevare pensieri e teste annoiate https://www.youtube.com/watch?v=wcUh_N_2pQE

Camilla è davvero un’artista dalle molteplici maschere pronta a raccontare le battaglie, le illusioni di questa società con tutti i suoi colori, dolori e gioie.
E ha assorbito diversi stili e suoni in modo personale ed interessante, riuscendo ad amalgamare ritmi e modulazioni alla nostra lingua, usando la voce a volte in modo assertivo, dirompente, appassionato …ed ecco la sua esaltante Tango Negro https://www.youtube.com/watch?v=hThWz9s9jQM&list=OLAK5uy_mVg8FRDD6E2OYtdAIdZXlQhoRN3QKgNsk&index=6 e altre volte assolutamente delicato, e avvolgente…. Insomma ci si può perdere e approdando emotivamente i luoghi sconosciuti.
Ecco un’ artista che riesce a inviare messaggi diversi, volti a farci riflettere su come sia importante accettare “l’altro “,il nuovo, ascoltate Niani Bagna https://youtu.be/sb7fdtSxkZ4?si=lwwBD-6CZJdkAQNb
in queste città multiculturali bacino ormai di storie umane e musicali contrapposte,fragili e forti allo stesso tempo.
Sentite il testo di questa versione cantata di Amarcord https://youtu.be/65MfQl2v0tE?si=7vg0rbyx-kaKfRbH
Ecco dopo un suo concerto, intenso come un rito, credo che possiamo dire di sentirci arricchiti di umanità, e riscoperti nell’anima e nello spirito.
In un suo disco hai modo di toccare i lati belli, quelli tragici, l’amore e la paura, la perdita e il desiderio…la realtà a volte amara, scomoda e a volte anche misteriosamente buffa.

Altre info:

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