
Gabrielle Stravelli, cantante, autrice e performer newyorkese, incarna una rara combinazione di tecnica impeccabile, espressività teatrale e sensibilità jazzistica. L’ho scoperta nel 2011 ad una Jam session in un locale nel Village a NY, aveva un luce particolare, frizzante e dolce allo stesso tempo, pensai “riccia capriccia con un diavolo swing per capelli…” senz’altro una che sa cosa significa improvvisare e conosce bene il linguaggio, e mi chiesi, chissà se sarà una che farà la differenza fra 10anni. Beh, l’ha fatta la differenza!
Non prenderò un brano da ogni disco, ma prendo quei brani che mi hanno entusiasmato maggiormente, anche se è difficile scegliere…
Iniziamo da questo album Dream Ago del 2017, https://open.spotify.com/intl-it/album/7BQEknQvYR2lEeGlI3SgDQ?si=5XJHDV0VRMedly2i_Heykg Prendiamo uno standard conosciuto It might as well be spring. https://open.spotify.com/intl-it/track/3EdI0aEmLXTLwYZDvT7Bk2?si=d37a1f0cf67a4eca La sua voce, “classica”,è ricca di sfumature, anche gli abbelimenti, melismi,le blue notes, glissandi cadono al posto giusto nel momento giusto! Senza esagerare.
E’uno strumento vivo, e riesce a fare una rilettura sorprendente del repertorio americano con una libertà che incanta portandoci a conoscere brani poco suonati.
Ecco in Where is the song https://open.spotify.com/intl-it/track/3Kc2MDip2YYirRJspWak3K?si=c341790153c14ffa emerge l’impeccabile pronuncia, il groove, e la voce elastica, diciamo, smooth, che viaggia su e giù nell’estensione e non teme tempi lenti o veloci,
come in Cake Of My Childhood https://www.youtube.com/watch?v=-ka7EIEmTXA e Little Zochee che è un esercizio di vocalese credo, un brano difficilissimo https://open.spotify.com/intl-it/track/4JXH7H73HEICL8avnLkeFQ?si=299e3b7667c747a4
è veloce, ma la ragazza tiene botta, eccome!
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Per contrasto entriamo in due mondi diversi More https://open.spotify.com/intl-it/track/0yseq9M8isvuf6PuFugr2Q?si=08433c788a4b4591 e Now I know https://open.spotify.com/intl-it/track/1QoBroIfujsfUhhcKLwIGU?si=0512c956c6c94404
Poi in questa versione dolce di Stairway to the Stars, tutta intima, casalinga, https://www.youtube.com/watch?v=Iqj6vuYpmL4 è quasi palpabile la complicità con il pianista Michael Kanan.
Ogni nota sembra parte di un dialogo intimo, fatto di respiri, sguardi invisibili e silenzi che parlano. È un disco che consiglio di ascoltare la sera, quando serve qualcosa di leggero ma profondo, come una carezza.
E poi c’è Pick Up My Pieces, l’omaggio a Willie Nelson, che mi ha sorpresa e conquistata.Ascoltate il groove in questa Three Days https://open.spotify.com/intl-it/track/6yBJKVldd9yO0SLzX1ZkPD?si=e9783e90304447e8
Non avrei mai pensato che il country potesse entrare nel Jazz così naturalmente. Certo il Funk aiuta con tutto! Ma la voce di Gabrielle riesce a legare con eleganza e rispetto i brani, trovando un ponte emotivo tra mondi apparentemente lontani.
L’ultimo disco, Beautiful Moons Ago, https://open.spotify.com/intl-it/track/4yVxpA2YTvgLuszYigSWSy?si=c16c3bf33e354ef9 è una perla. Qui il brano che titola l’album: https://youtu.be/jGCCLzCYJ3A?si=KgSOhVf-KSW40HZm La sua voce qui ha qualcosa di ancora più maturo, più libero. Si sente che è un’artista che non ha paura di cercare, di reinventare, di esplorare. Permette di conoscere brani sconosciuti per noi italiani, e ti porta in repertori poco conosciuti se non sei nato in US : Ascoltate qui That Ole Devil Called Love https://youtu.be/oRH5x1o-luM?si=i1p8G413nXL8wEds C’è swing, c’è poesia, c’è una tenerezza nella sua voce, ma c’è anche il fuoco dello swing, e di un fraseggio che devo dire si è raffinato col tempo a livelli incredibili, e splende come non mai.

Quello che apprezzo di più, però, è il modo in cui Gabrielle riesce a non essere mai finta. E’ insieme tradizione e modernità. E’frizzante dal vivo e lo si percepisce anche all’ascolto dell’album. Ascoltate qui : So far so good https://youtu.be/Pbs1vm2xWpo?si=Dm5yumdImB8fJicM
Ha una capacità di ascoltare e divertire, divertendosi in qualsiasi situazione : dalla Jam session all’esibizione al Club più In di NY o al festival più importante …E’ come se non stesse solo interpretando, ma condividendo qualcosa che le è successo, un fatto, che le appartiene davvero, e in questo suo swingare ci emoziona, ci fa distaccare dalla realtà e ci fa sorridere, sì anche noi ammutoliti che ascoltiamo in silenzio.
Vi lascio con un ultimo brano, da ascoltare per cullare le proprie malinconie e desideri, If only Love was Blind https://open.spotify.com/intl-it/track/0RA9sM4SkydeIBQ8CJhfwb?si=d748a8fd90ad49bc
E…Non so se sia la sua formazione, il suo percorso, o semplicemente il suo modo di stare al mondo. Ma so che ogni volta che ascolto Gabrielle Stravelli, mi ricordo perché il jazz è ancora, per me, la musica più stimolante e divertente che esista.
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